Un’allerta alimentare relativa ad un lotto di tonno che risulterebbe a rischio chimico è stata diramata dal ministero della Salute: in particolare, l’allarme è relativo ad un trancio di tonno a pinne gialle decongelato con acqua aggiunta, che si vende nei supermercati sottovuoto e a peso variabile.
Secondo il Ministero, che ha ritirato esclusivamente il lotto n. 20082117/21 con scadenza 07/06/21, l’ingestione di tale alimento potrebbe causare la cosiddetta “sindrome anossica”, che si manifesta attraverso numerosi sintomi quali arrossamento cutaneo, cefalea, bruciore orale, crampi addominali, nausea, diarrea, palpitazioni o, nei casi più gravi e meno probabili, ipertermia o perdita della vista. Si tratta di sintoni che, generalmente, compaiono entro la prima mezzora dall’ingestione del pesce.
Sintomi che potrebbero essere collegati – anche se si cerca ancora di verificare la correlazione – con i quattro casi di intossicazione avvenuti sabato scorso a Brindisi e ai nove casi, simili seppur meno gravi, registrati nella stessa giornata in Toscana. Alla base dell’intossicazione, secondo una prima analisi, potrebbe esserci un particolare conservante alimentare, a base di nitrati, utilizzato in maniera legittima anche per motivi “cosmetici”, dal momento che fornisce al pesce un colore più vivo.
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