All’esterno di ristoranti e locali commerciali che dispongono di una cucina si osservano sempre più parker, le pedane rimovibili sui cui si possono posizionare tavolini e sedie per garantire la ripartenza e il distanziamento dei clienti. La concessione sull’occupazione del suolo pubblico del Comune di Bari è stata decisa dopo la lunga crisi Covid, ed è stata accolta con favore da tanti piccoli imprenditori: in questo modo fino a settembre possono sorgere temporaneamente proprio sulle fasce di sosta libera, sosta cicli e motocicli, sosta a pagamento, aree carico e scarico merci.
Una iniziativa lodevole partita da Roma e poi estesa in altre regioni della nazione. Nel capoluogo pugliese resta però una discrasia tra le tempistiche di costruzione di queste pedane (secondo criteri e materiali già indicati dall’amministrazione) e il tempo con cui i municipi registrano le autocertificiazioni dei ristoratori. Infatti basterebbe una sola presa d’atto dell’ufficio competente per “autorizzare” in modo definitivo la pedana. I tempi però appaiono più lunghi del previsto.
Per capire la velocità con cui procede la burocrazia cittadina basta analizzare le cifre del Municipio I. In un mese, fino a venerdì scorso, hanno ricevuto l’ok in modo ufficiale solo 2 parklet in 6 quartieri (Murat, San Nicola, Libertà, Madonnella, Japigia, Torre a Mare). Il fulcro della movida cittadina, mentre ad esempio solo in via Roberto da Bari se ne contano almeno 5: quindi i numeri sono sicuramente più ampi e al momento non sono monitorati dall’assessorato. “I ristoratori hanno anticipato i tempi – spiega Lorenzo Leonetti, presidente del Municipio I – intanto però la polizia locale ha iniziato i controlli e non sono mancate le segnalazioni sulle multe arrivate nel weekend”.
La conferma arriva dalla polizia locale, con più di dieci sanzioni emesse nelle ultime ore tra parklet irregolari con la “scia” e quelli privi di qualsiasi documentazione. Infine si aggiungono anche le lamentele sui social dirette al sindaco Antonio Decaro da parte dei residenti che segnalano sempre più difficoltà nel trovare il parcheggio nelle zone ZSR.