Prosegue in maniera costante la netta diminuzione dei contagi da Covid19 nell’area metropolitana di Bari, dove anche per la scorsa settimana la Asl segnala un crollo pari al 45% del numero di nuovi positivi. Parallelamente, cresce la copertura vaccinale, che a Bari sfiora il 50% dei residenti, immunizzati con almeno una dose di vaccino.
Secondo il report settimanale della Asl, il tasso di positività al Covid è particolarmente basso e confortante e si attesta a 25 nuovi casi per 100mila abitanti. La tendenza favorevole si è consolidata, negli ultimi due mesi, in tutti i 41 Comuni dell’area metropolitana: passano a otto i comuni “liberi dal contagio”, che non registrano alcun caso. La stessa città di Bari conferma i dati molto favorevoli delle scorse settimane e, nell’ultima (periodo compreso tra il 24 e il 30 maggio), scende ancora ad un tasso per 100mila abitanti di 16,2, più che dimezzando il livello precedente (dai 116 nuovi casi della settimana precedente ai 51 dell’ultima rilevazione) e attestandosi ad una quota inferiore rispetto a quella generale.
La campagna vaccinale anti-Covid avanza in modo costante e continuo, man mano che vengono coinvolte fasce di popolazione più ampie e più giovani, compresi i maturandi e, da oggi, anche i minori più “fragili” tra i 12 e i 15 anni. Le oltre 74.500 somministrazioni eseguite negli ultimi sette giorni, in tutti i centri vaccinali del territorio, fanno salire il computo complessivo a quota 829mila vaccinazioni. Numeri che si traducono in una copertura vaccinale rilevante: il 46% della popolazione generale ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Questo target sale sino a quasi il 50 per cento tra i residenti della città di Bari. Ma è soprattutto tra le categorie prioritarie che la protezione offerta dal vaccino ha raggiunto percentuali elevate: il 92 per cento degli ultraottantenni ha già avuto almeno una dose di vaccino (l’81% anche la seconda); così come il 91 per cento dei 70-79enni e l’86 per cento dei 60-69enni. Marcata la crescita delle vaccinazioni anche tra i 50enni – il 67% ha avuto almeno una dose – e i 40enni (36%). Cifre che, con l’allargamento della campagna vaccinale a tutte le fasce d’età vaccinabili, sono destinate ad aumentare ulteriormente.