Le limitazioni Covid non hanno reso possibile per il secondo anno consecutivo l’organizzazione dell’edizione numero 30 della “Sagra della Ciliegia Ferrovia” che anche per il 2021 non colorerà di rosso le strade di Turi creando quel gioioso assembramento che ogni anno portava decina di migliaia di persone nella cittadina a sud di Bari famosa per l’oro rosso di Puglia.
Il Comune di Turi, grazie alla sinergia con le associazioni culturali “In Piazza”, organizzatrice dell’evento, la collaborazione dell’associazione “Turpuglia” e la partnership di Cooperativa l’Ortofrutticola, cercherà di portare uno dei pilastri dell’economia locale sulle tavole dei cittadini pugliesi attraverso la seconda edizione della “Sagra della Ciliegia Express”.
Un van brandizzato raggiungerà le piazze di Lecce, Gallipoli, Brindisi, Bari e Andria dal 5 al 7 giugno prossimi e, nel rispetto dei protocolli sanitari vigenti, il personale addetto effettuerà le consegne delle cassettine da 2kg a quanti avranno provveduto ad effettuare la prenotazione attraverso un messaggio whatsapp al numero 347/7051168. Questo l’itinerario del tour: 5 giugno: Gallipoli/Brindisi. 6 giugno: Lecce. 7 giugno: Bari/Andria
L’evento, nel corso degli anni, ha portato centinaia di migliaia di persone a conoscere e apprezzare il prodotto premiato come Ciliegia migliore d’Italia nel corso delle edizioni 2004, 2005, 2006, 2008, 2015 e 2016 del concorso “C.Locchi”, organizzato ogni anno ad Orvieto da Slow-Food, Regione Lazio e Università della Tuscia, grazie alla buccia di colore rosso vermiglio, la polpa di colore rosa con una forma a cuore e un peduncolo allungato.
“Anche quest’anno il Covid ci ha privato delle emozioni che ci fa vivere la nostra bellissima e famosissima sagra – ha dichiarato l’assessore con delega al Marketing Territoriale Fabio Topputi – ma gli apprezzamenti ricevuti per la formula Express del 2020 ci hanno spinti a riproporla anche per il weekend che sta per arrivare toccando alcuni capoluoghi di provincia per creare un interscambio di prodotti del territorio con realtà importantissime della nostra regione”.
“Anche quest’anno purtroppo le circostanze hanno fatto sì che la sagra non si svolgesse nel nostro amato paese coinvolgendo centinaia di persone e attività commerciali – l’analisi del presidente dell’Associazione InPiazza Livio Lerede – Purtroppo è il prezzo che la pandemia ci costringe a pagare per il secondo anno consecutivo. Allo stesso tempo, però, l’impegno del Comune di Turi, la collaborazione tra due associazioni volte da sempre a portare il nome di Turi in giro per l’Italia e l’impegno dei coltivatori turesi per valorizzare il prodotto cardine della nostra economia diventa ancora di più una priorità”.