“Ci sono organismi e istituzioni a cui potersi rivolgere in caso di bisogno di aiuto, senza paura o vergogna; la fascia d’età più a rischio è la vostra, quella compresa fra gli 11 e i 18 anni”. È questo il messaggio che il questore di Bari, Giuseppe Bisogno ha voluto lanciare ai giovani studenti delle classi seconde della scuola media “Imbriani”, nel centro della città, in occasione di un incontro organizzato con lo scopo di sensibilizzare gli alunni al tema della fragilità e, in particolare, al fenomeno della scomparsa.
Un fenomeno in crescita e dai numeri allarmanti: solo in Italia, nel 2020, i minori scomparsi sono stati 7.672: praticamente uno ogni ora. Un dato che, se esteso al territorio europeo, raggiunge i 250 mila ogni anno, pari a uno ogni due minuti. Allontanamenti o fughe spesso causate da situazioni di disagio, di imbarazzo, di paura scatenate nei giovani da abusi, maltrattamenti, molestie, vessazioni.
A parlare agli studenti di come, in caso di difficoltà, è necessario rivolgersi agli adulti di riferimento e alle istituzioni c’erano questa mattina anche il dirigente del compartimento Polizia Postale, Ida Tamaccaro, che ha sensibilizzato i ragazzi sulle insidie del web, il Dirigente dell’UPGSP-Volanti, Maurizio Galeazzi, che ha presentato la app YOUPOL, attiva per segnalazioni di bullismo, spaccio di droga e reati di violenza domestica, che si aggiunge ai numeri di emergenza 113 e 112 e il dirigente della divisione Anticrimine Francesco Favuzzi, che ha illustrato ai ragazzi le competenze dell’Ufficio Minori della Questura.
Nel corso dell’incontro sono stati consegnati ai giovani gli opuscoli e i segnalibro appositamente realizzati dal servizio centrale Anticrimine del dipartimento della pubblica sicurezza per dare consigli ai ragazzi. Questi ultimi hanno interagito con interesse e maturità; prima dei saluti finali, a cui ha partecipato il dirigente scolastico Maria Antonietta Scurani, il Questore ha concluso dicendo che “Molto è stato fatto per evitare che l’esercito degli scomparsi continui a crescere: a livello centrale, già dal 2000 la Polizia di Stato gestisce il sito globalmissingkids.org, sul quale, oltre a consigli e informazioni, vengono pubblicati anche i casi di minori scomparsi. Tuttavia molto c’è ancora da fare, per questo siamo qui oggi”.