“Il lavoro della Magistratura è sacrosanto e le sentenze si rispettano. Ma io ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere Nichi Vendola e di lavorare per anni al suo fianco. E so che per tutta la vita si è battuto per il suo territorio, per la nostra Regione, per la nostra comunità, con tutto l’amore e la passione che aveva in corpo”. Lo ha scritto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, commentando la sentenza del caso Ilva che ha visto una condanna di 3 anni e mezzo di reclusione per l’ex ex presidente della Regione Puglia.
L’ex governatore è accusato di concussione aggravata in concorso: secondo la tesi degli inquirenti, avrebbe esercitato pressioni sull’allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far “ammorbidire” la posizione della stessa Agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’Ilva. “Nichi Vendola è stato il primo presidente di questa Regione a voler cambiare la storia assurda dell’Ilva, quella della scelta insopportabile tra lavoro e salute. Attendo con fiducia gli altri gradi di giudizio e intanto mando a Nichi e alla sua famiglia un abbraccio affettuoso” – ha concluso Decaro.