Prendersi cura delle piante e, al contempo, del proprio spazio scolastico, luogo da sempre dedicato allo studio e alla socialità. Un modo, anche questo, per prendersi cura di sé stessi, della propria formazione – non solo quella che è prerogativa dei libri di testo – e del proprio futuro. Accade a Bari, nella scuola San Nicola del borgo antico, dove gli studenti delle classi medie stanno partecipando, in queste settimane, ad un laboratorio incentrato sul recupero di oggetti in disuso e al loro riutilizzo nell’ambito di un giardino didattico permanente all’interno dello stesso cortile della loro scuola. Una scuola che per anni ha rischiato di chiudere a causa delle poche iscrizioni ma che l’amministrazione ha sempre cercato di tenere aperta, come punto di riferimento in un quartiere non sempre facile come quello di Bari Vecchia.
Un vero e proprio roof garden che sta prendendo forma e vita, lezione dopo lezione, grazie alla guida di Valentina Argeri, educatrice ambientale e presidente dell’associazione culturale Natura Mundi, associazione che fa parte della rete civica urbana Murat-San Nicola e che trasmette ai più piccoli la passione per il green, per la natura e, allo stesso tempo, per la cura e la condivisione degli spazi: spazi che, all’interno di una scuola dagli ambienti tradizionali e che si trova in uno dei contesti più complessi della città dal punto di vista del fenomeno della dispersione scolastica, si animano ora con una nuova area comune: qui, i ragazzi di terza media insieme agli studenti stranieri che frequentano i corsi di integrazione e mediazione, stanno realizzando un giardino che ospita aiuole, piante perenni, piante aromatiche e officinali.
“Si tratta di un modo per stimolare un concetto di didattica e di condivisione del lavoro e degli spazi che ha una grande attrattiva per questa fascia di età – spiega Valentina Argeri – in particolare per i ragazzi provenienti dai contesti più complessi. Durante gli incontri di laboratorio, attraverso l’attività manuale, gli studenti imparano le basi della cultura e del rispetto dell’ambiente, della coltivazione del seme, del prendersi cura di esseri viventi come lo sono le piante. E, allo stesso modo, a prendersi cura degli altri e dell’ambiente in cui vivono, dal contesto scolastico a quello di quartiere”.
E ciò è particolarmente vero in un istituto scolastico e in un quartiere che non dispongono di molti spazi verdi e aree condivise per lo svago, il gioco, lo studio dei ragazzi: “In questo modo facciamo la nostra parte nella riqualificazione più generale del quartiere e nell’educazione delle nuove generazioni – prosegue Valentina Argeri, che racconta – siamo orgogliosi della risposta positiva dei ragazzi a questa nuova forma di didattica, che è stata fortemente sostenuta anche dalla stessa dirigenza dell’istituto, in particolare dalla vicepreside, la professoressa Patrizia Lavitola”.
Il laboratorio proseguirà con gli incontri fino a luglio, per poi lasciare che siano gli stessi studenti, con il passare del tempo, a prendersi cura dell’opera realizzata e a condividere con gli altri le abilità acquisite, nell’attesa di un nuovo ciclo di appuntamenti in forma laboratoriale organizzati dalla rete civica urbana di cui Natura Mundi fa parte. Il tutto, nell’ottica della trasformazione dell’ambiente scolastico in un luogo di benessere, in uno spazio condiviso generativo di buone pratiche.
(Foto: Facebook Reti Civiche Urbane Murat-San Nicola)