Un Covid manager ogni 50 invitati, buffet con monoporzione e green pass per gli invitati. E’ così che i cittadini potranno tornare a celebrare i propri matrimoni. Si tratta, in particolare, del protocollo per i ricevimenti riguardanti, nello specifico, i festeggiamenti. Quest’ultimo dovrà essere validato domani dal Comitato tecnico scientifico che dovrà decidere se, il documento preparato da un pool di esperti, potrà permettere agli sposi e ai propri invitati di tornare a festeggiare all’aperto e al chiuso dopo le celebrazioni ufficiali.
Per quanto riguarda le celebrazioni all’aperto queste ultime sono fortemente raccomandate. Mentre, qualora si svolgano al chiuso, dovrà essere sempre garantito un ricambio d’aria. In ambienti interni ed esterni, i commensali, non avranno obbligo di indossare la mascherina chirurgica nei casi di allontanamento del proprio tavolo, come ad esempio recarsi al bagno, al bar ecc. Dovrà sempre essere rispettato però il distanziamento interpersonale di un metro nel caso di soggetti non conviventi. Confermata la fiduga del Covid manager che dovrà occuparsi, in particolare, dell’organizzazione preventive al fine di garantire un rapporto tra addetti al controllo e ospiti non inferiore a 1 ogni 50 ospiti. Nello specifico, il Covid Manager, dovrà provvedere ad avere l’elenco dei partecipanti, la loro distribuzione ai tavoli, le autodichiarazioni sulla certificazione verde che dovranno essere obbligatoriamente conservati per i 14 giorni successivi all’evento.
Per quanto riguarda il numero degli invitati, non è previsto un limite poiché, così come riportano sul Corriere “si ritiene che la gestione della stessa possa essere affrontata escludendo a priori gestioni di criticità acute, poiché ogni fase dell’evento è programmata anticipatamente (arrivo nell’area parcheggio, raggiungimento a piedi della sala designata, saluti interpersonali, occupazione dei tavoli, ecc”. Gli ospiti però dovranno consegnare il green pass al loro arrivo dimostrando dunque o di essere stati vaccinati (con la prima dose oltre i 15 giorni precedenti) oppure di essere guariti o, infine, di aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti. Sarà facoltà della struttura organizzare un’area appositamente dedicata allo screening con test antigeniti effettuati dal personale sanitario. Obbligatoria anche la misurazione della temperatura corporea.
Entrando nel dettaglio dei tavoli e del buffet: per i tavoli adiacenti, considerando l’ingombro delle sedie, la distanza minima tra essi, dovrà essere di almeno 2 metri. Dovrà essere considerato anche il passaggio degli addetti al servizio di somministrazione. Dovrà sempre essere garantita la distanza interpersonale di almeno un metro, fatta eccezione per le persone conviventi. Per il buffet invece, gli sposi dovranno fare a meno della classica modalità di somministrazione di buffet a self-service, mentre sarà consentito il servizio di selezione di alimenti esposti e dunque in modalità show cooking, distribuito dal personale di sala. Salse, pane, cracker e grissini, potranno essere somministrati ai clienti in monoporzione non confezionata. Non sarà consentito allestire il buffet al tavolo, fatta eccezione anche in questo caso per il servizio a nuclei conviventi, che potranno condividere le portate di alimenti. Le stesse regole valgono per l’area bar che è consentita nel rispetto del distanziamento interpersonale, tenendo conto del fatto che non dovrà mai realizzarsi un assembramento “rispetto alla capacità di servizio di banco”.
Novità anche per i fotografi, i musicisti e le attività di ballo. I fotografi dovranno indossare mascherina chirurgica qualora debbano avere una distanza interpersonale inferiore a un metro dalla clientela. I musicisti dovranno essere distanziati dal pubblico per almeno 3 metri. Avranno l’obbligo di indossare la mascherina esclusivamente nel caso in cui debbano spostarsi nelle aree comuni interne. Sono consentiti spettacoli ed esibizioni artistiche di qualsiasi natura, particolare attenzione però dovrà essere impiegato nell’utilizzo del microfono, qualora non di uso strettamente personale. Infine, per quanto riguarda il ballo, sarà consentito, ma gli eventi, soprattutto negli spazi interni dovranno essere organizzati con tempistiche predefinite, garantendo una superficie pro capite pari a 2 metri quatri e potenziando, inoltre, il ricambio di aria nei locali.