Sono, in totale, novecentoquaranta i pacchi spesa consegnati solo tra dicembre 2020 e maggio 2021 dalla Rete di Mutuo Aiuto “Vittorio Cosentino” che, con il sostegno del Bread&Roses, dei mercati rionali e dei negozianti, sostiene da ormai un anno le famiglie del quartiere Libertà e non solo. I pacchi spesa, in particolare, hanno permesso a migliaia di persone di riuscire a sopravvivere nel corso di questo anno drammatico, nello specifico durante la seconda e la terza ondata di Covid e delle relative chiusure che non hanno permesso a molti di lavorare.
“Questi numeri raccontano molte cose – scrivono dalla Rete di Mutuo Aiuto – la prima tra tutte è il successo dell’alternativa che la Rete rappresenta: l’autorganizzazione dal basso, di cittadine e cittadini, compagni e compagne, che hanno trovato nella forza della collettività e nella militanza autorganizzata la strada per affrontare le difficoltà del momento. Siamo solo all’inizio e non ci fermeremo qui, perché crediamo che l’autorganizzazione non sia solo il cappello ideologico con cui certe associazioni si autopromuovono, ma sia la scelta militante per costruire una società più giusta e partecipe” – hanno specificato sottolineando però, in molti casi, l’assenza delle istituzioni. Secondo la Rete, in particolare, la loro azione va a sopperire quello che spesso il Comune non riesce a coprire.
“Questi 940 pacchi gridano giustizia – specificano ancora – le 50 e più famiglie che ogni settimana da 7 mesi tirano avanti un po’ meno disperatamente grazie alla spesa che noi forniamo loro, hanno diritto a qualcosa di meglio da parte delle istituzioni. E’ intollerabile che una città come Bari abbia attivato come unica misura di sostegno al reddito dei buoni spesa irrisori per ottenere i quali si è scatenata una gara al più indigente. Senza considerare le oggettive difficoltà di accesso al sistema di prenotazione online e la soglia di Isee che di fatto, tagliava fuori gran parte della popolazione nella condizione di cosiddetta “povertà relativa” – hanno specificato lamentando un’assenza di welfare ed elencando inoltre tutta una serie di questioni accadute nel corso dell’ultimo anno.
“Difronte alla morte e ai disagi di persone che non hanno potuto accedere ai servizi essenziali, sono da mettere in discussione le scelte politiche attuate a tutti i livelli. Il governo cittadino si è pienamente posto nella lunga scia di queste colpevoli scelte, lasciando che migliaia di baresi patissero la fame” – hanno concluso.