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Bari, più di 600 milioni di euro di produzione: bilancio 2020 in positivo per Acquedotto Pugliese

Pubblicato da: redazione | Sab, 15 Maggio 2021 - 19:15

Con un valore della produzione pari a 600,5 milioni di euro in crescita del 7,0% rispetto al 2019, il Consiglio di Amministrazione di Acquedotto Pugliese Spa ha approvato il progetto di Bilancio 2020. Un risultato straordinario in un contesto difficile che conferma l’azienda come motore trainante dell’economia del Mezzogiorno. Per il terzo anno consecutivo, l’utile netto supera i 20 milioni di euro e si attesta a 20,8 milioni, sostanzialmente in linea con il risultato del 2019.

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Il consolidamento del trend positivo dei principali indicatori economico-finanziari è indice di un’azienda solida, efficiente e sostenibile, che opera attraverso un’efficace gestione operativa. Nonostante l’emergenza sanitaria che ha colpito il paese, l’Acquedotto ha chiuso positivamente l’esercizio garantendo qualità e continuità dei servizi, tutelando, al contempo, lavoratori, cittadini, partner e istituzioni tramite azioni concrete. Con il piano di investimenti pari a 172,8 milioni di euro, in crescita del +8% rispetto al 2019, sono stati raggiunti benefici diretti e indiretti per la collettività pari a circa 2,3 miliardi di euro. Il valore aggiunto per gli stakeholders è di 241 milioni di euro a testimonianza del grande impegno messo in campo per generare valore aggiunto sul territorio. L’attenzione all’ambiente è confermata dalle quasi 3mila tonnellate di CO2 risparmiate nel corso dell’anno.

“Per il terzo anno consecutivo – commenta il presidente, Simeone di Cagno Abbrescia – l’utile netto supera i 20 milioni di euro a dimostrazione della gestione efficiente del Gruppo, nonostante la pandemia e grazie ad un’accelerazione del percorso di digital transformation dei processi aziendali. Un risultato raggiunto grazie al lavoro di squadra con il territorio ed al supporto del nostro azionista, la Regione Puglia, che ringraziamo per la fiducia e l’attenzione che rivolge ogni giorno all’operato di Acquedotto Pugliese. AQP – prosegue il presidente – rappresenta una grande realtà del Mezzogiorno a tutela di un bene tanto prezioso, quanto limitato, quale la risorsa idrica e un formidabile volano per la ripresa che tutti ci auguriamo prossima. I risultati di bilancio contribuiranno a finanziare importanti progetti di potenziamento e miglioramento del servizio idrico integrato e di digitalizzazione di tutte le attività e servizi a beneficio di oltre 4 milioni di cittadini”.

Acqua, digitalizzazione, sostenibilità e formazione sono le quattro direttrici strategiche di sviluppo dell’Acquedotto Pugliese nel prossimo futuro, secondo quanto raccontato dallo stesso Simeone Di Cagno Abbrescia: “Da oggi al 2023 ci impegniamo nell’ammodernamento della rete, la ricerca di nuova acqua, anche tramite avanzati progetti di dissalazione, nel potenziamento ulteriore della depurazione, nell’impostazione di una smart grid dell’acqua e nella condivisione e messa a fattore comune del nostro know-how specialistico con tutte le realtà del settore tramite la nostra scuola di formazione, l’AQP Water Academy”, ha concluso il presidente.

Per il territorio

L’attività del gruppo nell’anno appena trascorso non ha subito sostanziali interruzioni e ha permesso di mitigare gli effetti negativi della fase acuta della pandemia sull’economia del territorio regionale confermando gli impegni per il potenziamento del servizio e l’esecuzione di lavori con positive ricadute sull’occupazione. L’Acquedotto Pugliese chiude i 12 mesi con investimenti realizzati per 172,8 milioni di euro (+8% rispetto al 2019), confermandosi anche nel 2020 nel suo ruolo di catalizzatore per l’economia del territorio. Gli appalti banditi sono stati 462 per un totale di 825 milioni di euro; la totalità delle gare si è svolta in modalità telematica con una sostanziale riduzione dei tempi di assegnazione. Più in particolare gli investimenti realizzati nel corso del 2020 sono così ripartiti: quasi il 40% sulla depurazione (66,2 milioni di euro), il 30% sulla rete idrica (50,5 milioni di euro), seguono gli investimenti sulla fognatura che ammontano a 42,2 milioni di euro.

Nel dettaglio cresce il numero totale di fornitori attivi passando dagli 846 del 2018 al numero record di 1.137 del 2020. Di questi circa l’81% è qualificato e oltre la metà dei fornitori (il 54,4%) è rappresentato da aziende del territorio con effetti positivi sul tessuto produttivo locale. Gli effetti virtuosi di tali investimenti sono stimati in 2,3 miliardi di euro riconducibili al miglioramento dello stato quali-quantitativo della risorsa idrica, l’efficientamento dei sistemi fognari e il potenziamento degli impianti di depurazione a favore del territorio Pugliese storicamente a forte vocazione agricola e turistica.

Per l’ambiente

L’Acquedotto Pugliese ha aderito con convinzione all’iniziativa Global Compact dell’Onu a sostegno di uno sviluppo sostenibile attraverso il perseguimento dei Dieci Principi Fondamentali volti alla tutela dell’ambiente ma anche alla promozione dei diritti umani e del lavoro nonché alla lotta alla corruzione. Tra i primi risultati raggiunti la drastica riduzione dell’impronta ambientale del Gruppo, tramite il contenimento dell’emissione di CO2 di circa 3000 tonnellate equivalenti, grazie anche all’utilizzo più esteso di autovetture ibride. Nel corso dell’anno sono state confermate tutte le attestazioni di qualità e ambientali, tra cui quella relativa al Sistema di Gestione dell’Energia per l’intero processo produttivo (la Uni En Iso 50001:2008), con cui l’AQP si posiziona tra le prime utilities italiane ad essere certificata. Sempre a livello di mitigazione dei cambiamenti climatici sono stati avviati nel corso del 2020 interventi per la produzione di energia elettrica da biogas, tra cui spicca il depuratore di Lecce autoalimentato e che ha permesso l’immissione di energia elettrica nella rete. Tale buona pratica sarà estesa progressivamente anche ad altri impianti di depurazione.

Diversi gli interventi migliorativi nel comparto della gestione dei fanghi di depurazione tra cui la ristrutturazione delle principali stazioni di stabilizzazione anaerobica, l’installazione di stazioni di disidratazione dei fanghi ad alta efficienza e serre solari per l’essicamento naturale e la progettazione di silos da posizionare su 25 impianti di cui 8 in fase di costruzione e 5 già appaltati. A fine anno sono 3 gli impianti di depurazione che già permettono il riuso delle acque trattate in agricoltura e diversi quelli con cui è possibile affinare la risorsa idrica per usi civili.

Per le persone

L’attenzione al cliente passa dal monitoraggio costante della risorsa idrica, tramite il controllo di oltre 730 mila parametri e dal continuo miglioramento del dialogo e dei tempi di risposta grazie a innovazioni tecnologiche che permettono una più facile fruizione dei servizi a distanza. Il 2020 è stato caratterizzato, senza nessuno costo aggiuntivo per il cliente, dall’avvio dell’installazione di 1 milione di nuovi contatori Smart Meters e dall’avvio di un più generale progetto di digitalizzazione di tutte le aree di attività con l’obiettivo – tramite l’implementazione di tecnologie come l’in-memory computing e l’Intelligenza Artificiale – di garantire performance di sistema ottimali, velocità di fruizione e d’intervento e facilità d’uso.

Il dialogo con il cittadino è stato reso ancora più semplice e intuitivo grazie allo sviluppo dei nuovi Portali internet e lo studio di nuove App a beneficio dell’utente finale. A livello infrastrutturale sono stati presi in gestione complessivamente circa 250 chilometri di reti in più permettendo una presenza ancora più capillare sul territorio e confermando Acquedotto Pugliese tra i principali player a livello nazionale per estensione della rete gestita. Nel corso del 2020 sono stati creati 102 nuovi posti di lavoro con l’inserimento in via prioritaria di personale tecnico e operativo destinato a potenziare gli impianti di depurazione e potabilizzazione, ma anche la gestione della rete idrica e fognaria. Sono state inoltre più di 36 mila le ore di formazione erogate ai dipendenti e diverse le iniziative a supporto del personale come l’attivazione di uno sportello psicologico e l’avvio di una campagna volontaria di screening sierologico.

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