«La pandemia non ferma l’invasione di olio straniero in Puglia con gli arrivi in crescita del 5% nell’ultimo anno, che hanno superato le 900mila bottiglie su scaffali di supermercati, negozi e discount, con allarme sulla qualità del prodotto portato in tavola dai consumatori». È quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di ‘Frantoio Italià dell’ispettorato centrale repressioni Frodi (Icqrf) del ministero delle Politiche agricole sulle giacenze di olio Ue in Puglia.
«In pratica – spiega Coldiretti – si fa pagare di più ai consumatori un prodotto che invece può valere fino alla metà del prezzo indicato, in un momento storico in cui i consumi delle famiglie pugliesi di olio d’oliva sono in crescita del +9,5%». «Il settore oleario Made in Italy con l’olio extravergine di oliva 100% pugliese è forse quello che ha resistito meglio all’emergenza sanitaria – evidenzia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – con un lieve calo dell’1,7% delle esportazioni di extravergine di oliva pugliese all’estero nel 2020, quando la domanda estera di olio imbottigliato è arrivata soprattutto dagli Usa (+28) e dalla Francia (+42%)».