Senza pubblico, con la straordinaria scenografia della Basilica e la dedica al compianto artista Gianni Colajemma. Le celebrazioni in onore del patrono San Nicola non sono state fermate dal Covid, ma vengono segnate inevitabilmente dalle limitazioni per il secondo anno consecutivo. VIDEO IN BASSO
Tanto silenzio, transenne, controlli, test rapidi e poesia. Anziché il folclore popolare. Infatti il tradizionale corteo storico quest’anno è diventato “statico”, con la rappresentazione teatrale della durata complessiva di 100 minuti circa in scena in diretta televisiva. L’evento è disponibile anche sulle pagine Facebook San Nicola 2021, Basilica Pontificia San Nicola e sul canale YouTube di Telenorba. “Godiamoci questo spettacolo che racconta la storia del nostro santo e della nostra città, aspettando il ritorno per strada del nostro corteo storico e della nostra festa. Quello di oggi è un segnale di speranza, una piccola luce in fondo al tunnel, come riconquistare un pezzetto di normalità. Ricominciamo da San Nicola”, ha detto il sindaco Antonio Decaro.
Lo spettacolo “Nicolaus: e venne dal mare” di Vito Maurogiovanni, a cura del regista Nicola Valenzano, è ambientato nel 1087. Quindici anni dopo il passaggio della città ai Normanni che l’avevano strappata ai Bizantini, dà voce al popolo barese, ai suoi timori e alle speranze riposte nell’impresa dei 62 marinai in partenza per Myra, mentre l’abate Elia, che sul finale accoglie le ossa del Santo, ripercorre la vita e le opere di San Nicola.
Lo spettacolo si conclude con la consueta consegna del quadro di San Nicola nelle mani del priore della Basilica, padre Giovanni Distante, e del sindaco Antonio Decaro. In scena, su un palco di circa 300 mq dove si staglia la caravella tradizionalmente utilizzata per il corteo, tra 40 tra attori, danzatori e figuranti in sei quadri intervallati da musiche e coreografie. A fare da contrappunto musicale alla narrazione 22 orchestrali del Collegium Musicum diretti dal Maestro Rino Marrone.