Una raccolta fondi destinati ai familiari delle vittime dei lavoratori deceduti nei porti. E’ quanto deciso da Assoporti che ha istitutito un conto corrente dopo l’incidente sul lavoro costato la vita a un gruista tarantino mentre era impegnato nelle operazioni di carico pale eoliche su una nave. L’obiettivo, spiega l’associazione dei porti italiani, è quello di fornire assistenza alle famiglie dei lavoratori che hanno perso la vita nei porti “attingendo ad un fondo di solidarietà nel quale sarà versato una somma a carico del bilancio della stessa Assoporti, e saranno raccolti fondi dalle associazioni del cluster-marittimo portuale, nonché da parte di coloro che vorranno dare un contributo”.
L’associazione, inoltre, ha espresso il proprio cordoglio ai familiari di Natalino Albano, 49enne deceduto lo scorso 29 aprile in seguito ad una caduta sulla banchina del porto. “L’impegno – scrivono in una nota – è fare quanto possibile per scongiurare ulteriori perdite di vita nei porti. A tal fine sarà avviata, in accordo con le parti sociali, una campagna straordinaria di sensibilizzazione per diffondere l’attenzione su questo tema cruciale”. Alle sue parole fanno eco quelle di Daniele Rossi, presidente di Assoporti, che ha voluto sottolineare quanto sia importante la salute e la sicurezza dei lavoratori definendo queste ultime come “un bene sul quale non si può transigere”.
“Nostro malgrado, continuiamo ad assistere a decessi di lavoratori portuali che lasciano improvvisamente le famiglie in situazioni di difficoltà. Per quanto possibile, vorremmo che questo fondo diventasse un segnale di assistenza e attenzione” – ha concluso Rossi.