I carabinieri del Noe hanno sequestrato l’impianto della società ‘Recuperi Pugliesi’ di Modugno (Bari), che si occupa del recupero dei rifiuti urbani, pericolosi e non, provenienti dalla raccolta differenziata di tutta l’area metropolitana. Il decreto di sequestro preventivo è stato eseguito in quanto l’azienda, a fronte di un limite di stoccaggio pari a seimila tonnellate, aveva realizzato un deposito di 26mila tonnellate di rifiuti solidi urbani disseminati lungo l’intera area aziendale che si estende su una superficie di circa 46mila metri quadri.
Il provvedimento cautelare si è reso necessario, come evidenziato dai Carabinieri nel verbale di ispezione dei luoghi, e ripreso dal gip nel del decreto di sequestro, perché “in caso di eventuale incendio, la combustione di una tale mole di rifiuti sprigionerebbe nell’aria una quantità di diossina tale da mettere in serio pericolo la popolazione dell’intero circondario e non solo”.
I reati contestati al legale rappresentante della società, in cui lavorano 160 persone, sono gestione illecita di rifiuti, deposito incontrollato e inosservanza delle prescrizioni previste dall’atto autorizzativo (art. 256 co. 2 e 4 del Testo Unico Ambientale). Le indagini, coordinate alla Procura di Bari, sono partite lo scorso 21 febbraio. (ANSA).