Un risparmiatore si è rivolto alla Federconsumatori di Bari e assistito dal legale Mariangela Ghergo per presentare ricorso all’arbitro per le controversie finanziarie in qualità di correntista della Banca Popolare di Bari, indotto all’acquisto di titoli azionari di quest’ultima.
In fase di acquisto, l’intermediario non informava correttamente il cliente dei rischi legati alle azioni. “Infatti – spiegano – la Banca veniva meno agli obblighi di informazione precontrattuale relativi alle caratteristiche e al grado di rischio degli strumenti finanziari in violazione degli obblighi di informazione ed in particolare quelle correlate ai prodotti illiquidi, violando la comunicazione CONSOB del 03.marzo 2009 in materia di distribuzione e collocamento di strumenti finanziari illiquidi”.
“Inoltre, l’intermediario ha del tutto disatteso l’obbligo di fornire adeguate informazioni per ogni singolo investimento e di acquisire le informazioni necessarie al fine di valutare adeguatamente il profilo di rischio e l’adeguatezza delle operazioni a concludersi. La Banca Popolare di Bari non ha eseguito correttamente gli ordini di vendita delle azioni impartite dal ns. associato, favorendo gli ordini di vendita impartiti in data successiva di altri”.
Mimmo Zambetta presidente della Federconsumatori Puglia afferma che “la Banca ha il preciso e sacrosanto dovere di fornire informazioni corrette previste dai vigenti regolamenti e disposizioni in materia, in particolare sulla peculiarità della illiquidità dei titoli”.
In accoglimento del ricorso legale della Federconsumatori, l’A.C.F., nella seduta del 27 aprile condanna la Banca Popolare di Bari a corrispondere a risarcitorio la somma di 309.000,72 euro per i titoli azionari, a tale importo deve aggiungersi la somma di euro 18.050,46 quale rivalutazione monetaria, per un totale complessivo di euro 327.051,18 oltre interessi legali.