E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna per Lidia Rubina, accusata per l’omicidio della figlia neonata abbandonata dopo il parto sul litorale di Monopoli. La Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dai difensori della donna, dichiarata colpevole e condannata alla pena di undici anni di reclusione e a successivi tre anni di libertà vigilata. La decisione è arrivata dalla Corte di Assise di appello di Bari in seguito all’omicidio della figlia commesso in particolare, il 12 febbraio 2017.
I difensori, va specificato, avevano chiesto di annullare la sentenza della Corte di Assise di appello ai fini della qualificazione del fatto come infanticidio, anziché omicidio, e del riconoscimento all’imputata delle attenuanti generiche. Nessuna delle motivazioni proposte nel ricorso è stata accolta dai giudici.