Dallo scorso 28 marzo, a Bari, i parchi e i giardini pubblici recintati sono chiusi alle ore 18 nei giorni feriali e per l’intera giornata il sabato e la domenica. La decisione del comitato operativo del comune e del sindaco Antonio Decaro è finalizzata a evitare gli assembramenti durante il periodo appena trascorso, in zona rossa, in cui i contagi Covid crescevano.
Ma alla luce dei nuovi bollettini sulla curva epidemiologica cittadina, il Comune sta valutando se allentare la restrizione e consentire l’accesso nelle aree verdi anche nel weekend. Già domenica scorsa, a poche ore dall’inizio della zona arancione sono stati numerosi i cittadini che hanno trascorso qualche ora all’aperto, approfittando delle temperature primaverili, scegliendo soprattutto il lungomare e le spiagge urbane. Con qualche assembramento, mentre i giardini erano deserti e chiusi al pubblico.
I dati Covid migliorano e si intravede la fine della terza ondata. Il 25 aprile sono stati 2.739 isolati (erano 3.776 lo scorso 18 aprile) -1.037 in quarantena. Altrettanto significativa è la discesa dei positivi: nell’ultima rilevazione sono 2.180 i casi nel capoluogo pugliese, erano 3.044 una settimana prima (-864 positivi e -28% dal 18 aprile).
Le regole per lo sport in zona arancione. E’ consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva. E’ consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base. E’ interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli. Possono essere quindi utilizzati i percorsi calistenici realizzati di recente dal Comune nei playground cittadini. Mentre l’Amiu sta provvedendo alla sanificazione degli attrezzi ginnici, giostrine e panchine (come mostrano le foto in basso da parco 2 Giugno).