Eataly a Bari chiude definitivamente. E’ quanto emerso dall’incontro odierno con la task force regionale sull’occupazione Eataly, a cui hanno partecipato anche il sindaco Antonio Decaro ed il presidente dell’Ente Fiera del Levante Alessandro Ambrosi: la decisione è irrevocabile.
“Nonostante l’illustrazione del sindaco dei progetti già in essere per rendere il quartiere fieristico – scrivono i sindacati – più attrattivo per cittadini e consumatori (insediamento definitivo di uffici e agenzie della Regione, riqualificazione del lungomare prospiciente il quartiere e, tra 12 mesi circa, realizzazione del porto turistico già finanziato dal Ministero dei trasporti e la disponibilità dell’Ente Fiera e dei soci per voce del presidente Casillo a ridurre il canone di locazione, Eataly non ha voluto sentire ragioni, lamentando che il negozio di Bari dal 2013 ha perso ogni anno due milioni di euro e pertanto non è più un negozio sostenibile”.
“Abbiamo ribadito all’azienda che pur prendendo atto dei numeri negativi del negozio, la decisione di chiudere è intempestiva. L’azienda ha già richiesto anche per Bari l’accesso al Fis per le 28 settimane previste dal dl sostegni e questo lasso di tempo consente di valutare l’evoluzione del mercato con l’allentamento delle restrizioni da covid e, contestualmente, condividere le misure ed interventi messi a disposizione dalle istituzioni”.
“A tutela dei 53 lavoratori coinvolti e, più complessivamente, dell’immagine di un territorio che rischia di essere ulteriormente depauperato in termini di attrattivita’ di investimenti da parte delle grandi aziende. Il tavolo di confronto in sede di task force resta cmq aperto come dichiarato dal presidente Caroli, metteremo a frutto la disponibilità resa per provare a costruire soluzioni alternative finalizzate al mantenimento dell’occupazione, come la proposta già avanzata da Uiltucs e Uil Puglia, per bocca dei segretari generali Giuseppe Zimmari e Franco Busto, di mettere insieme le sinergie dell’imprenditoria locale con la collaborazione delle istituzioni tutte per realizzare un hub di eccellenze che possa insediarsi nelle attività e nelle superfici di Eataly. Proveremo con tutte le nostre forze a difendere l’occupazione ed il territorio. Non ci possiamo arrendere”.