Nella sezione Piano strategico Grandi attrattori culturali del Recovery plan, approvato dal Consiglio dei ministri, è stato inserito ufficialmente il finanziamento di 75 milioni di euro per la realizzazione del Parco costiero della cultura, del turismo, dell’ambiente del Comune di Bari sulla costa sud che va da Torre Quetta a San Giorgio.
Si tratta di uno stralcio del più ampio progetto di riqualificazione della costa sud cittadina per cui il Comune ha prima bandito il concorso internazionale di idee “Bari Costasud” e successivamente affidato la pianificazione esecutiva dell’intervento ai soggetti vincitori.
In questo caso il Comune di Bari ha colto l’occasione offerta dalla misura nazionale per candidare il progetto del parco costiero (opera a totale realizzazione pubblica) per un importo di 75 milioni di euro.
All’interno della più vasta area denominata costa sud, attualmente segnata dal degrado e dalla scarsa fruizione collettiva, sorgerà un parco lineare costiero lungo 6 km che connetterà il lungomare monumentale novecentesco e le spiagge urbane con i quartieri collocati a est e a sud del nucleo urbano centrale (Japigia, Madonella, San Giorgio) configurandosi come il parco più rilevante, in termini di dimensioni e funzioni, dell’area metropolitana di Bari.
Nella strategia diversificata di rigenerazione della linea costiera comunale, lunga più di 40 km, questo terrà insieme un’importante azione di potenziamento del verde urbano (agricoltura costiera, aree naturalistiche, e nuove piantumazioni) e la presenza di funzioni urbane legate alla balneazione e al tempo libero.
L’intervento su costa sud ha come obiettivo l’ampliamento dell’offerta turistico-culturale all’interno di uno scenario che registra negli ultimi anni una domanda sempre crescente, potenziando l’impulso allo sviluppo economico legato agli usi costieri in una cornice di sostenibilità ambientale.
“Questo è forse il finanziamento più importante e consistente mai attribuito al Comune di Bari nella sua storia più recente – commenta il sindaco Antonio Decaro -. Non si tratta solo di un intervento strategico di rilevanza metropolitana, unico nel suo genere per dimensioni e impatti sul territorio, ma di un’opera che cambierà definitivamente l’immagine della città di Bari per come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi. Parliamo di un pezzo di storia nuova che stiamo scrivendo e che vede in questo finanziamento il suo primo capitolo, quello che può ufficialmente dare il via all’intero racconto.
Quando decisi di candidarmi a sindaco per la prima volta, dichiarai che avremmo puntato tutto sul rapporto tra la città e il mare. Promisi ai miei concittadini che quel tratto di costa avrebbe rappresentato la nostra vera sfida e che, viste le dimensioni e la complessità dell’intervento, ci saremmo posti l’obiettivo di avviare almeno la progettazione della sua riqualificazione. Oggi abbiamo fatto un passo in più ottenendo il finanziamento: abbiamo dato a quell’obiettivo una data, il 2026, anno in cui le opere finanziate dal Recovery dovrebbero essere terminate.
Nel 2026 non sarò più sindaco di Bari ma il mio più grande orgoglio sarà quello di aver posto le basi per un nuovo futuro della nostra città”.