Le prime 12mila dosidi vaccino anti Covid Janssen (Johnson & Johnson) sono arrivate in Puglia ieri sera, oggi inizieranno anche le somministrazioni e potrebbe essere il giorno della svolta per la campagna vaccinale pugliese e italiana.
Anche se il ministero della Salute con una circolare ha raccomandato l’uso preferibilmente agli over 60, come per AstraZeneca, e questo limita molto. Un’ulteriore spinta arriverà con la vaccinazione nelle farmacie, che dovrebbe partire nel giro di un paio di settimane, secondo quanto annunciato da Federfarma.
Sarà oggi, dunque, l’esordio del vaccino Janssen: per il fatto di essere monodose potrebbe essere indicato l’utilizzo nei luoghi meno facilmente raggiungibili, così da razionalizzare i tempi. Nella circolare del ministero che lo consiglia agli ultrasessantenni si cita la nota della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco che parla di relazione «plausibile» tra vaccino e casi di trombosi, ma il bilancio beneficio/rischio «si conferma complessivamente positivo, in quanto il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al Covid-19».
Aprile doveva rappresentare il punto di svolta della campagna vaccinale, ma i problemi restano gli stessi: poche dosi per accelerare. Ieri i medici di famiglia sono rimasti completamente a secco di vaccini e, preoccupati, hanno scritto una lettera al governatore Michele Emiliano, all’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, e ai direttori delle Asl chiedendo se vi fosse “la disponibilità per effettuare” almeno “i richiami”, che sono “da programmare già per i prossimi giorni a favore dei cittadini, ultraottantenni a domicilio, pazienti in Adi e Adp”. A firmare la richiesta di informazione è stata l’intersindacale medici formata da Cgil, Smi, Snami, Simet e Ugs. “ln mancanza di quantità di vaccino sufficiente allo scopo – scrivono – si chiedono precise informazioni e direttive da inviare ai medici vaccinatori e ai cittadini circa le modalità del prosieguo della campagna vaccinale”. La Puglia sta raschiando il fondo del barile, mentre si moltiplicano le richieste di nuovi rifornimenti per far fronte alla campagna vaccinale che rischia un brusco rallentamento.