L’assessore alle Politiche attive del lavoro Eugenio Di Sciascio rende noto che lo stabilimento barese Baker Hughes (Nuovo Pignone) ha scelto dieci giovani ingegneri tra i professionisti iscritti alla banca dati di Porta Futuro Bari.
La selezione è stata coordinata dallo staff del job centre comunale attraverso una serie di colloqui che ha visto impegnati giovani iscritti con profili rispondenti alle richieste dell’azienda. I dieci ingegneri individuati saranno assunti con un contratto di apprendistato di terzo livello e inseriti, attraverso un percorso di formazione mirato, nella rete produttiva aziendale di Baker Hughes, che rappresenta una realtà industriale in espansione.
“Porta Futuro è ormai una realtà riconosciuta sul territorio per la qualità dei suoi servizi sul matching tra domanda e offerta di lavoro – commenta Eugenio Di Sciascio -. Siamo orgogliosi che uno dei gruppi industriali più solidi e longevi del nostro Paese abbia trovato nello staff di Porta Futuro un interlocutore affidabile per la scelta di nuove risorse qualificate. Ai giovani ingegneri che si apprestano ad intraprendere questa nuova avventura professionale facciamo i nostri migliori auguri. In questo momento di crisi determinato dalla pandemia è fondamentale supportare le aziende che hanno la lungimiranza di investire in giovani talenti”.
“Siamo uno degli insediamenti storici nella zona industriale di Bari – dichiara Enrico Mangialardo, direttore Business Unit, Bari – produciamo pompe centrifughe heavy duty che vengono vendute in tutto il mondo, con un ampio campo di applicazioni dagli acquedotti fino alle raffinerie, si tratta di macchine ad alta tecnologia. Per essere sempre all’avanguardia, siamo alla costante ricerca di nuovi talenti. Nell’ultimo anno, nonostante le limitazioni pandemiche, abbiamo investito molto nel nostro sito di Bari e definito una serie di opportunità per stimolare la crescita di talenti: abbiamo la Baker Hughes Academy della durata di un anno che ha coinvolto 20 tra diplomati e laureati e ora si aggiungono questi nuovi 10 contratti di alto apprendistato. Per noi questo è un modo di favorire sia il ritorno dei “cervelli” che si erano spostati in altre regioni e sia la creazione di sistemi di formazione duale, dove lavoro e formazione si fondono. In tutti questi casi abbiamo sempre trovato nelle istituzioni locali degli interlocutori eccellenti. Porta Futuro è un bell’esempio visti i successi ottenuti nelle edizioni precedenti delle ricerche di risorse, e speriamo in futuro di avvalerci ancora della loro collaborazione”.