Antonio Cassano non è tornato a giocare con la squadra del Bari, al termine della sua carriera, per non sprecare il suo talento. A dichiararlo è stato lui stesso, ieri, in risposta alla domanda di uno spettatore durante il suo intervento in diretta su Bobo Tv con l’ex collega Cristian Vieri.
Il riferimento è al periodo in cui, alcuni anni fa, nella fase finale della sua carriera di calciatore, era stata avanzata l’ipotesi di un suo rientro ai colori della città di origine, da cui tutto era partito. Circostanza che, poi, non si era concretizzata e, sulla quale, Cassano ha spiegato: “Ho avuto la fortuna di giocare solo ed esclusivamente in serie A – ha dichiatato – e avere l’idea di tornare a casa – tra virgolette, perché alla fine ho giocato per quindici anni fuori da Bari anche se sono barese e ho Bari nel cuore – e smettere giocando in Serie B a 32/33 anni, dopo aver giocato in squadre come Milan e Real Madrid, significava buttare il mio talento”.
Cassato ha poi precisato che non si è trattata di una scelta personale nei confronti della città: “A 32 anni puoi giocare ancora 5 o 6 anni – ha proseguito – Non è per il Bari, ma mi guardo allo specchio e dico ‘abbi un po’ di riconoscenza per il tuo talento’. Non volevo sprecare il mio talento”, ha concluso, provocando moti di disapprovazione da parte di molti baresi che, sui social network, non hanno nascosto la propria contrarietà rispetto alle parole dell’ex campione.