“Prendiamo atto che le istanze dell’edilizia giudiziaria di Bari, al collasso da anni, non hanno trovato spazio nel primo elenco delle opere strategiche commissariate; tuttavia non ci arrendiamo e insieme a magistratura e istituzioni del territorio continueremo sulla strada, ancora percorribile, volta a ottenere il commissariamento del Parco della Giustizia”. A parlare è il presidente dell’ordine degli avvocati di Bari, Giovanni Stefanì, all’indomani della pubblicazione dell’elenco delle 57 opere pubbliche strategiche per le quali sono stati nominati commissari straordinari con l’obiettivo di snellire le procedure e sbloccare nel più breve tempo possibile i cantieri.
Elenco che aveva suscitato l’ira dello stesso sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ieri si era detto furioso del fatto che, a suo dire, “la funzione giudiziaria non è tra le priorità del Paese”. L’auspicio dell’ordine degli avvocati è che nella nuova lista di opere da commissariare, che il Ministro Giovannini ha annunciato in Parlamento di voler presentare nelle prossime settimane, ci sia anche il polo giudiziario barese.
“Nell’elenco delle 57 opere commissariate, oltre a infrastrutture ferroviarie, stradali, portuali e una metropolitana figurano anche 12 caserme per la pubblica sicurezza ma nessuna cittadella giudiziaria – spiega, in una nota ufficiale, il presidente Stefanì – Non può trattarsi di una dimenticanza nei confronti della funzione giurisdizionale, tra le fondamentali del nostro Stato. Tuttavia – prosegue – fa specie rilevare che tra i criteri alla base della scelta delle 57 opere ci fosse la complessità delle procedure tecnico-amministrative e il rilevante impatto sul tessuto socioeconomico del territorio; criteri che si riferiscono, in modo evidente, al caso del Parco della Giustizia di Bari”.