Con oltre 293 casi Covid ogni 100mila residenti e ospedali sempre più pieni, la Puglia va verso la riconferma della zona rossa per almeno altri sette giorni a partire da martedì prossimo. La decisione del ministero arriverà nel pomeriggio, dopo la Cabina di regia, ma i dati indicano ancora un’alta pressione sul sistema ospedaliero e numero di contagi alti, nonostante una lieve flessione.
La Puglia è in zona rossa dal 15 marzo, con la prospettiva di affrontare la quarta settimana con la chiusura delle attività commerciali non essenziali, e l’aggravarsi della crisi economica dei ristoratori e dei commercianti colpiti dalla stretta Covid. Come conferma il Corriere, “solo Campania, Valle d’Aosta e Puglia rimangono nella fascia di rischio più alta. Tutte le altre Regioni scendono nella zona arancione dove riaprono negozi, parrucchieri, centri estetici e gli spostamenti sono liberi all’interno del Comune”.
La decisione sarà legata anche al nuovo picco di occupazione dei posti letto Covid in area “Medica”, cioè nei reparti di Malattie infettive e pneumologia: secondo il report di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, il 54% dei posti è pieno, 14 punti percentuali oltre la soglia critica. Situazione complicata anche nelle terapie intensive, dove il tasso di occupazione è, invece, al 46%, in crescita, 16 punti oltre il limite del 30% fissato dal ministero della Salute. Il report settimanale della fondazione Gimbe, invece, dice che dopo un mese di crescita costante, la curva epidemiologica dà i primi segnali di flessione ma un rallentamento molto lento. Nella settimana dal 31 marzo al 6 aprile c’è stata una riduzione del 6% dei nuovi contagi rispetto alla settimana precedente, però è peggiorato l’indicatore relativo ai “Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti”, passato da 1.183 casi a 1.276.