Si allarga alla Fase 2 della campagna vaccinale e alle somministrazioni ai caregiver degli under 16 disabili dello scorso fine settimana di Pasqua, l’indagine dei carabinieri del Nas, coordinata dalla Procura di Bari, sui presunti «furbetti» dei vaccini.
L’inchiesta, guidata dal pm Baldo Pisani, si concentrava fino a qualche giorno fa unicamente sulla Fase 1 della campagna vaccinale Covid, cioè sulle vaccinazioni di gennaio destinate a ospiti delle Rsa e personale sanitario ospedaliero. La Procura non ha ancora ipotizzato reati, in attesa che venga depositata una prima informativa del Nas, attesa – a quanto si apprende – già nei prossimi giorni e relativa solo alla fase 1, con riferimento alla quale gli accertamenti sono stati fatti a tappeto. I reati che potrebbero essere contestati vanno dal falso all’abuso d’ufficio al peculato. A partire da febbraio poi, con l’allargamento delle somministrazioni a numerose altre categorie professionali e fasce di età, l’inchiesta penale procede su specifiche segnalazioni.
Tra le segnalazioni sulle quali sono stati avviati specifici accertamenti ce ne sono alcune relative alle vaccinazioni straordinarie fatte a Pasqua e Pasquetta nei confronti di caregiver e familiari conviventi di soggetti disabili o con patologie gravi, come i minorenni under 16 che non possono essere vaccinati. Le verifiche dei militari si concentreranno sulle autocertificazioni di chi si è presentato nei diversi hub regionali. Con riferimento alla Fase 1, invece, i militari, su delega della Procura, hanno già acquisito tutti gli elenchi delle persone che hanno ricevuto la prima dose e, laddove hanno trovato anomalie per mancanza di indicazione della professione svolta, età sospetta dei destinatari del siero o altre presunte irregolarità, hanno avviato accertamenti incrociati, tuttora in corso. L’obiettivo è verificare che non ci siano persone sottoposte a vaccinazione senza averne diritto in quel momento. La Procura, intanto, ha acquisito il piano vaccinale regionale e le circolari sulle fasce di rischio e ha già sentito nelle scorse settimane l’assessore alla Salute Pier Luigi Lopalco e il coordinatore del Nirs, il Nucleo ispettivo regionale sanitario, l’avvocato Antonio La Scala, che su delega del presidente Emiliano sta svolgendo parallelamente gli stessi accertamenti.