È stata necessaria una fitta attività di ricostruzione dell’accaduto e un’incessante indagine per i carabinieri di Andria per riuscire a bloccare, a Bisceglie, il giovane aggressore che lo scorso martedì aveva sparato ad Andria ferendo due persone.
Erano le 13 di quel giorno, quando i militari sono stati informati di un duplice ferimento da arma da fuoco ai danni di due giovani in via Indipendenza. Mentre le vittime venivano trasportate in ospedale per le prime cure, i militari del nucleo operativo sono intervenuti sul posto e hanno eseguito un lungo e peculiare sopralluogo insieme alla squadra Rilievi del gruppo carabinieri di Trani: operazione che ha consentito di cristallizzare la scena del crimine; al contempo sono state acquisite immagini utili alla ricostruzione.
È così che si giunti all’individuazione di un giovane andriese di 26 anni, pregiudicato, che ha sparato un primo colpo, ferendo lievemente ad una caviglia la prima delle due persone colpite. Nel frattempo, il secondo ha provato a fuggire a bordo di una bici elettrica, ma è stato inseguito a breve distanza in auto dall’aggressore che lo ha raggiunto nella corte di alcuni palazzi popolari di via Indipendenza e lo ha affrontato con l’arma in pugno. A questo punto sono stati esplosi altri due colpi d’arma da fuoco, uno dei quali ha ferito la seconda vittima nella zona inguinale.
Il 26enne è fuggito a bordo della sua autovettura dandosi ad una breve latitanza terminata ieri pomeriggio, quando i militari lo hanno bloccato a Bisceglie mentre usciva da un’abitazione del centro. Presso i loro uffici i carabinieri e il Sostituto Procuratore della Repubblica di Trani, hanno interrogato il giovane, raccogliendone la confessione e notificandogli infine un decreto di fermo. Le accuse mosse includono il tentato omicidio, possesso e porto di arma clandestina, la violazione della sorveglianza speciale alla quale lo stesso era già sottoposto. In tarda serata, quindi, il giovane è stato associato alla casa circondariale di Foggia.