Il direttore del dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, ha scritto ai direttori generali delle Asl pugliesi, ai direttori sanitari e ai direttori delle farmacie sedi Hub, chiedendo di potenziare in modo sostanziale l’offerta vaccinale anti Covid in tutta la Puglia.
“L’accelerazione dell’esecuzione del piano vaccinale – spiega Montanaro – è finalmente possibile grazie alla disponibilità effettiva di vaccini da somministrare. Con la nuova dotazione in arrivo nelle prossime ore da Roma abbiamo potuto incrementare l’offerta vaccinale e prevedere il completamento delle prime dosi per gli over 80 entro il 12 aprile, proseguendo parallelamente con la somministrazione delle seconde dosi come da programma”. Sono in consegna circa 92mila dosi Pfizer. In particolare, è scritto nella circolare, la somministrazione delle dosi di vaccino dovrà essere completata entro il prossimo 12 aprile ai soggetti di età superiore agli 80 anni; entro il 30 aprile ai soggetti di età compresa tra i 70 e i 79 anni, ed entro il 15 maggio ai soggetti di età compresa tra i 60 e i 69 anni. Per questo le Asl dovranno assicurare lo standard minimo di 18 vaccinazioni l’ora per ciascuna postazione vaccinale; l’operatività dei Punti Vaccinali di Popolazione di 12 ore/die festivi compresi; la rimodulazione della programmazione già effettuata e la disponibilità delle diverse tipologie del vaccino in ogni Punto Vaccinale in modo da poter consentire la vaccinazione di tutti i soggetti che vi afferiscono indipendentemente dalle loro condizioni di rischio. Inoltre, entro la settimana, si dovrà completare l’offerta vaccinale degli ultra ottantenni, della vaccinazione dei Caregiver e dei familiari conviventi e si dovrà provvedere all’organizzazione di sedute dedicate alla vaccinazione per i soggetti con disabilità grave estremamente vulnerabili e per i loro caregiver e familiari conviventi. Sempre in questa settimana si procederà alla vaccinazione del personale scolastico e universitario non ancora vaccinato e si dovrà garantire l’operatività dei medici di assistenza primaria che hanno manifestato la volontà di vaccinare presso i propri studi o a domicilio.