Campagna di controlli a livello nazionale dei Nas per verificare la corretta applicazione delle misure anti-Covid sui mezzi di trasporto pubblico. Gli interventi hanno interessato 693 veicoli, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro.
Tra gli obiettivi controllati, 65 hanno evidenziato irregolarità (9,3%), principalmente connesse con l’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio (mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione, omessa cartellonistica di informazione agli utenti circa le norme di comportamento e il numero massimo di persone ammesse a bordo, assenza di distanziatori sui sedili e di erogatori di gel o il loro mancato funzionamento).
Tra i tamponi di superficie raccolti – come spiega il Corriere della Sera – invece, sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus, individuati in autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporti pubblici di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto. Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superfici dei mezzi di trasporto rileva con certezza il transito e il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale (ad esempio su pulsanti e maniglie).