La Procura di Trani ha aperto un fascicolo sulla morte di un pregiudicato 30enne di Corato (Bari) deceduto ieri pomeriggio per cause in corso di accertamento dopo aver sfondato la porta finestra di un’abitazione mentre saltava da un balcone all’altro di uno stabile residenziale in una sorta di gioco estremo.
Dopo aver sfondato l’infisso si sarebbe accasciato al suolo ed è morto. L’ipotesi è che l’uomo avesse assunto droghe, circostanza questa che dovrà essere confermata dall’autopsia e dagli esami tossicologici disposti dal pm Marcello Catalano e affidati al medico legale di Bari Francesco Introna. Stando ad una prima ricostruzione fatta dagli agenti del commissariato di Corato, l’uomo si sarebbe arrampicato sui tetti di una palazzina nel quartiere Belvedere, alla periferia della città, e avrebbe cominciato a saltare tra un balcone e l’altro. Sarebbe prima entrato e uscito da un appartamento e poi avrebbe tentato di introdursi in un’altra casa forzando un finestrone e riuscendo a infrangerlo. Una volta all’interno dell’appartamento, alla presenza di una donna con due figli minorenni che, spaventati, sono usciti in strada e hanno chiamato i soccorsi, si sarebbe accasciato forse colto da malore ed è morto.