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Covid, boom di contagi a Gravina. Il sindaco: “Colpa mia? Prima di dirlo, fate mea culpa”

Pubblicato da: redazione | Sab, 3 Aprile 2021 - 08:00

“Avrei tanto voluto parlarvi di altro, oggi: della nostra devozione e dell’annuale processione del Venerdì Santo. E invece devo parlarvi di Covid e devo farlo di prepotenza”. Ha esordito così, nella serata di ieri, Alesio Valente, sindaco di Gravina in Puglia, che a seguito della pubblicazione dei dati relativi all’incidenza dei contagi da Coronavirus sul territorio, ha voluto parlare ai suoi concittadini tramite una diretta Facebook. Un messaggio concitato e diretto, in cui il primo cittadino ha ricordato che il Comune detiene il triste primato dell’incidenza di contagi settimanali più alta tra tutti i Comuni facenti parte dell’Area metropolitana di Bari: oltre 600 casi di positività al Covid19 settimanali su 100mila abitanti a fronte di una media della provincia che si attesta a circa 370 casi su 100mila.

“È vero che la nostra curva di contagi ha portato un lieve ritardo rispetto al territorio – ha precisato Valente – ma questo dato è indicativo del fatto che le cose, così, non vanno. La dimostrazione che le restrizioni funzionano è data dal fatto che in altre zone della provincia i contagi stanno calando – prosegue il sindaco – ma, poiché ora sono tutti alla ricerca di un colpevole, vorrei dire che, piuttosto, le restrizioni non funzionano se non vengono rispettate e la responsabilità è di tutti, non solo mia”.

Un duro sfogo, quello del primo cittadino di Gravina, che stigmatizza l’atteggiamento di molti concittadini volto alla mera contestazione: da un lato, la “tifoseria dei controlli”, che continua a pretendere rafforzamenti delle restrizioni già in atto e delle sanzioni; dall’altro chi chiede allentamenti e la riapertura delle attività, nonostante il decreto nazionale non lo consenta.

“La colpa è mia? Va bene, lo accetto. Ma prima di dirlo, rispettate tutti le regole – prosegue Alesio Valente – Il senso di irresponsabilità di alcuni sta facendo pagare tutti, anche le attività. Se tutti fossimo responsabili, queste ultime si potrebbero anche aprire. Oggi, però, sento ancora parlare di gente che, per Pasqua, ha ordinato asporto per 15 persone. Dobbiamo farci tutti quanti un mea culpa per quanto sta accadendo”, conclude amareggiato il sindaco, che sottolinea di aver già chiesto al prefetto di intervenire con più forze dell’ordine e di procedere con maggiore controllo nel Comune, soprattutto in vista delle festività pasquali.

(Foto Facebook)

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