I dati aggiornati al 30 marzo sull’emergenza Covid mostrano un leggero rallentamento dei contagi, ma i numeri complessivi restano preoccupanti. Mentre cresce la rabbia sociale, soprattutto delle categorie alle prese da un anno con le pesanti limitazioni Covid. “Il prolungarsi delle chiusure deve essere spiegato e giustificato a cittadini comprensibilmente provati anche perché i ristori del Dl Sostegni non sono ancora arrivati”, la recente dichiarazione del sindaco Antonio Decaro dopo un mese della terza ondata.
In città ci sono 5.998 isolati, di cui 4.321 positivi. Nelle ultime 24 ore si registra un lieve calo tra i nuovi in isolamento (482) e gli usciti da isolamento (523). I baresi appartenenti a famiglie con almeno un componente in quarantena sono10.449. (immagine in basso)
Ecco la mappa dei quartieri del capoluogo pugliese, confrontando i dati più recenti (30 marzo) con quelli di due settimane prima (18 marzo). A San Paolo-San Girolamo, Poggiofranco e Japigia si contano 2.697 isolati, il 44,9% di tutto il capoluogo pugliese. L’incremento maggiore si registra al Libertà (+212), mentre l’unica zona in calo è Carbonara (-62)
I casi in isolamento domiciliare a Poggiofranco passano da 605 a 736: +131. A Japigia boom di ingressi in isolamento fiduciario +172 (si è passati da 548 a 720). Nell’Umbertino-Madonnella sono 315 i casi attualmente isolati (+116), a Palese 276 (+56). Nei rioni Marconi-San Girolamo-Fesca-San Paolo e zona industriale in tutto sono 1.241 le persone in isolamento (+164). A Bari Vecchia-Murat sono a quota 315 (+33); nei rioni Santo Spirito e Catino 219 isolati (+54). Carrassi conta 471 isolati (+60). Attualmente si trovano in isolamento fiduciario 678 baresi nel quartiere Libertà (+212), gli isolati a Loseto 412 (+79). A Carbonara si è passati da 472 a 365 (-62).
Tutti i dati sono riferiti esclusivamente ai casi di isolamento domiciliare e sono al netto dei ricoveri ospedalieri sulla base delle informazioni fornite dalla Prefettura di Bari e dalla Regione Puglia sui casi del giorno precedente.