Sono 912 i decessi avvenuti a causa del Covid, a Bari, dal 6 gennaio al 16 marzo 2021, rispetto ai 622 stimati come “dato atteso” e, dunque, con numero assoluto di 290 unità in più rispetto alle previsioni. A rivelarlo sono i dati pubblicati nell’ultimo rapporto del sistema di sorveglianza SISMG e relativi alla mortalità nelle città italiane in relazione all’epidemia di Coronavirus. Un fenomeno che, nei primi 3 mesi di quest’anno, a Bari, ha visto il suo picco massimo nella settimana tra il 10 e il 16 marzo, in cui si sono verificati 105 morti, con un delta di ben 57 decessi in più rispetto ai 48 stimati. Un dato simile si era verificato solo nella settimana a cavallo tra la fine del mese di gennaio e l’inizio di febbraio (27 gennaio-2 febbraio), in cui a Bari sono stati registrati 102 decessi in totale, su una stima di 59 morti (+43 unità). Tra il 10 e il 16 febbraio, invece, la forbice temporale in cui, in questo primo trimestre dell’anno, si sono verificati meno decessi, pari a 79 unità, ma comunque ben 16 in più rispetto al dato atteso di 63 casi.
In generale, dal confronto tra le stime del SISMG e i dati assoluti ed effettivamente registrati, è immediata la constatazione di come la realtà abbia costantemente superato di gran lunga le previsioni: nelle 10 settimane di riferimento, infatti, la differenza tra il dato atteso sui decessi in città e quello registrato non è stato mai inferiore alle 16 unità, arrivando a toccare un delta di 57 decessi in più nell’ultima settimana presa in considerazione.
Dall’analisi dell’intero periodo, è facile osservare come i numeri relativi alle morti seguano l’andamento della curva della seconda e terza ondata pandemica, con un aumento più o meno costante tra gennaio e inizio febbraio, in cui si tocca il primo picco e poi una curva discendente fino alla metà del mese di febbraio. A quel punto la nuova risalita dei decessi, coerentemente con la curva ascendente dei contagi della terza ondata pandemica in città: 84 casi tra il 17 e il 23 febbraio, 98 tra il 3 e il 9 marzo e 105 nella settimana tra il 10 e il 16 marzo.
La fascia d’età più colpita, come già accaduto per la prima ondata di pandemia da Covid19 è stata quella degli over85, per i quali sono stati registrati 440 decessi in totale nell’intero periodo di riferimento. Un dato che, tuttavia, se analizzato nel dettaglio delle settimane, sembra essere lievemente in discesa a partire dalla metà di febbraio, probabilmente come primo, flebile effetto delle somministrazioni dei vaccini. Sono state, invece, 249 i decessi che hanno riguardato i baresi tra i 75 e gli 84 anni e 142 quelli relativi alla fascia d’età 65-74. Infine, 81 morti, a Bari, tra 0 e 64 anni.