“Non è corretto e non è deontologico né per i medici né per gli infermieri”. A parlare è l’assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco in relazione alla spinosa questione dei medici e degli operatori sanitari cosiddetti “no vax”. Intervistato in occasione di un’ospitata nel programma 24Mattino su Radio24 sul tema dei camici bianchi che rifiutano di sottoporsi alla somministrazione del vaccino anti-Covid, l’epidemiologo pugliese non ha usato mezzi termini: “Queste persone dovrebbero iscriversi all’università perché non hanno studiato o hanno studiato male, o non hanno capito quello che hanno studiato – ha dichiarato l’assessore pugliese, che ha proseguito – Non capire il rapporto rischi benefici durante una vaccinazione significa che mancano i basilari della scienza medica”.
Pierluigi Lopalco ha sottolineato che, in Puglia, il fenomeno riguarda qualche centinaio di operatori sanitari: alcuni di questi, tuttavia, avrebbero rifiutato la vaccinazione per motivi comprovati, come le dovute precauzioni durante la gravidanza.
E, interrogato sull’andamento della curva del contagio nella regione, l’assessore alla Sanità ha ribattuto: “In questa fase sono ottimista ma questa terza ondata poteva essere mitigata se avessimo avuto a gennaio e febbraio qualche vaccino in più”.