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Covid, in Puglia via alle adesioni: si inizia da 79 e 78enni, 1700 persone già in coda

Pubblicato da: redazione | Lun, 29 Marzo 2021 - 12:04

A partire dalle 14 di oggi, i pugliesi che rientrano nella fascia d’età compresa tra i 78 e i 79 anni possono accedere alle prenotazioni del proprio vaccino anti-Covid tramite l’apposita piattaforma web, il numero verde e le farmacie. A seguire, saranno sbloccati gli accessi anche per tutti coloro che rientrano nella fascia 60-79, in base alle disponibilità delle dosi vaccinali.

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sanita.puglia.it

Piattaforma che, già al momento della pubblicazione, vede connesse 1738 persone in attesa di procedere con l’operazione di conferma della propria adesione e con un tempo di attesa stimato che supera già i 7 minuti.

E, mentre si prosegue per anzianità, nel Policlinico di Bari ieri sono stati somministrati i primi mille vaccini ai pazienti trapiantati e in attesa di trapianto, mentre oggi tocca agli stessi pazienti negli altri capoluoghi di provincia pugliesi. Procede, dunque, la campagna “La Puglia ti vaccina”, secondo le cui disposizioni, i cittadini divisi per fascia d’età devono solo manifestare la propria adesione tramite i canali possibili per essere inseriti nella calendarizzazione regionale, che per gli under80 partirà il prossimo 12 aprile.

Discorso diverso per tutti i cittadini pugliesi che, a partire dai 16 anni, rientrano nella categoria delle persone particolarmente fragili individuare dal piano nazionale di vaccinazione: questi ultimi saranno chiamati direttamente dal centro specialistico di cura, se estremamente vulnerabili, o dai propri medici di base. Insieme a loro, anche i conviventi e tutti coloro che forniscono assistenza continuativa. Per i minori individuati come estremamente vulnerabili e che non possono ricevere la propria dose in mancanza di un vaccino idoneo per la loro fascia d’età, saranno vaccinati i genitori, i tutori o le persone affidatarie.

Per quanto riguarda le somministrazioni domiciliari, saranno le Asl, entro la giornata di domani, a definire il proprio calendario e a comunicare agli interessati il giorno e l’ora dell’appuntamento. I disabili gravi che, invece, preferiscono essere vaccinati dai medici di famiglia dovranno contattare i propri medici per essere inseriti nelle agende per la vaccinazione a domicilio.

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