MARTEDì, 25 MARZO 2025
80,149 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
80,149 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Covid, l’arcivescovo di Bari: “In ospedale ma mai così vicino alla nostra comunità”

Pubblicato da: redazione | Dom, 28 Marzo 2021 - 11:00
Arcivescovo satriano

«Vivere la passione, morte e risurrezione di Gesù, è lasciarsi toccare da quella tenerezza di Dio per l’uomo, che oggi per me assume un significato più vero e autentico. Per la prima volta attraverso questo tempo liturgico in una realtà ospedaliera, lontano fisicamente dalla comunità diocesana, ma mai come ora spiritualmente vicino a ciascuno, soprattutto a chi sperimenta il tempo della prova e della sofferenza, della depressione e dello scoraggiamento».

È il messaggio che l’arcivescovo di Bari, mons. Giuseppe Satriano, che si trova in un centro di riabilitazione dopo essere guarito dal Covid, ha diffuso in occasione della Domenica delle Palme e l’inizio della Settimana Santa. « Non facciamo difficoltà a comprendere che stiamo vivendo giorni che non avremmo mai pensato di vivere – aggiunge – Un terremoto di dolore sconquassa la vita di molti tra noi, di tante famiglie. La vulnerabilità e la fragilità dei percorsi e dei processi relazionali, economici, istituzionali; la morte di molti tra noi, è quanto di più inatteso siamo chiamati a sperimentare, in maniera destabilizzante. Tutto sembra condurci ad una solitudine disperata e alla paura del domani. Come vostro pastore, desidero comunicarvi, dall’impotenza che assaporo in questo tempo di fatica vissuta, che veramente la croce è mistero di morte e di gloria». I giorni attraversati sono stati tristi per la paura dei cari toccati col contagio, duri per la salute messa alla prova, ma al tempo stesso visitati e rischiarati da segni di speranza«. L’arcivescovo cita tra l’altro, i »lmedici e giovani infermieri protesi con attenzione e amabilità, irriconoscibili dietro i loro camici bianchi, ma con gli occhi parlanti, unico tratto visibile del volto, protesi a curare, consolare e sostenere la vita di troppi ammalati, sono i segni di speranza, che sgorgano dall’abisso di dolore che viviamo«. »Auspico che la vita di tutti noi si determini nello slancio di accendere una luce, che diventi segno di speranza, attingendo all’amore infinito con cui Dio avvolge dalla Croce le nostre esistenze«. »Spero di essere presto in mezzo a voi, non appena ristabilito – conclude – nel frattempo per voi e con voi prego e offro, ringraziandovi per la vicinanza manifestatami, vi benedico di vero cuore. Buon cammino di Risurrezione per tutti«.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Bari, tassista aggredito chiede risarcimento di...

Chiede un risarcimento danni da 300mila euro ai suoi aggressori il...
- 25 Marzo 2025

Bari, ecco le nuove “zone rosse”...

Scade oggi il primo mese di sperimentazione delle zone rosse a...
- 25 Marzo 2025

Ospedaletto autonomo, l’assessore: “Avanti con il...

Essere autorizzati a procedere con la definizione di un percorso che...
- 25 Marzo 2025

Litiga per ortaggi e spara col...

Un uomo di 31 anni di Trinitapoli (Bat) è stato arrestato...
- 25 Marzo 2025