E’ ufficiale, la Puglia sarà in zona rossa rafforzata fino al 6 aprile. Notizia confermata in seguito all’ufficializzazione dell’emendamento del governatore Michele Emiliano, ma anche dai dati del monitoraggio settimanale che non vedono miglioramenti all’orizzonte. Secondo i valori indicati nel monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, al 24 marzo 2021, e relativi alla settimana 15 marzo – 21 marzo 2021, sono 13 le Regioni in cui si registra un Rt sopra 1, tra cui la Puglia.
Il valore più alto in Valle d’Aosta a 1,75. Il più basso nella provincia autonoma di Bolzano a 0,78. Sono i valori Oltre alla Valle d’Aosta, l’Rt più alto si registra in Calabria (1,37) Veneto e Friuli Venezia Giulia (entrambe a 1,23). Sotto il valore soglia di 1, oltre alla PA di Bolzano, ci sono Abruzzo (0,87), Basilicata (0,95), Umbria (0,97), Emilia Romagna (0,98), Lazio e Sicilia (entrambe a 0,99). La Liguria ha un Rt a 1. Ecco la lista delle Regioni e del relativo Rt puntuale: Abruzzo 0,87 Basilicata 0,95 Calabria 1,37 Campania 1,05 Emilia Romagna 0,98 FVG 1,23 Lazio 0,99 Liguria 1 Lombardia 1,08 Marche 1,15 Molise 1,17 Piemonte 1,17 PA Bolzano 0,78 PA Trento 1,02 Puglia 1,17 Sardegna 1,03 Sicilia 0,99 Toscana 1,1 Umbria 0,97 Valle d’Aosta 1,75 Veneto 1,23.
Dieci Regioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia e Umbria) presentano un sovraccarico sia nelle terapie intensive che in area medica. Per la Provincia autonoma di Trento e la Toscana la pressione riguarda invece le terapie intensive. “Si osserva un miglioramento complessivo del rischio, sebbene complessivamente ancora alto. Cinque Regioni (Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Puglia e Toscana) hanno un livello di rischio alto secondo il Dm del 30 aprile 2020. Tredici Regioni/Pa hanno una classificazione di rischio moderato (di cui 10 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 3 hanno una classificazione di rischio basso (Basilicata, Campania, e la Provincia autonoma di Bolzano)”. Lo riporta la bozza del report di monitoraggio Covid-19 di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute, relativo al periodo 15-21 marzo con dati aggiornati al 24.
Tutte le regioni, tranne sei, hanno riportato allerte di resilienza. Tra queste proprio la Puglia, che, stando ai dati, riporta molteplici allerte di resilienza. Ragion per cui alle restrizioni già valide per la zona rossa, se ne aggiungono altre ancora più stringenti per continuare ad arginare l’aumento dei contagi, tra queste la chiusura delle attività commerciali consentite dal Decreto alle ore 18, fatta eccezione però per le attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie.
Inoltre, sono vietati gli vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della regione per raggiungere le seconde case, vietati gli ingressi e gli spostamenti in Puglia da parte dei non residenti (per raggiungere le seconde case in ambito regionale). Anche in questo caso l’eccezione riguarda i comprovati motivi di necessità o urgenza. Nei giorni 28 marzo, ovvero domenica della Palme, 4 aprile, Pasqua, e 5 aprile, il Lunedì dell’Angelo, sono inoltre sospese tutte le attività commerciali consentite dal Dpcm del 2 marzo. Eccezione prevista per le attività di vendita di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di fiori e piante, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie, delle parafarmacie.
Tutte le attività commerciali che proseguiranno le loro attività dovranno assicurare, oltre alla distanza di sicurezza, anche un ingresso scaglionato onde evitare la sosta all’interno dei locali o la permanenza oltre il tempo necessario. Per le attività commerciali come bar, pub e ristoranti, ma anche pasticcerie, l’attività di asporto potrà essere svolta dalle 18 in poi, solo tramite prenotazione preventiva online o via telefono. Ai commercianti è richiesto di organizzare modalità che limitino al massimo la possibilità di eventuali assembramenti. Tutti i locali commerciali dovranno, in tal proposito, hanno l’obbligo di esporre all’ingresso un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse all’interno del locale. Nella zona rossa rafforzata, così come previsto già da quella rossa, i datori di lavoro pubblici dovranno limitare il più possibile “la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza”, preferendo dunque la modalità in smart working. Per muoversi da casa, va specificato, sarà sempre obbligatoria l’autocertificazione, preferibilmente da stampare e compilare, anche qualora si volesse fare attività motoria, prevista, però, sono nelle vicinanze del proprio domicilio.