“Questa notte è stata rimossa la posidonia dal molo Sant’Antonio e dal Molo San Nicola”. Lo scrive il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in un post pubblicato sui social. La posidonia, va specificato, è una pianta marina, simile ad alga che spesso si deposita sui litorali. “La nuova ditta che ha vinto la procedura pubblica ha un impianto di proprietà per lo smaltimento delle biomasse, quindi garantisce anche una accelerazione nelle fasi di rimozione e smaltimento”, ha proseguito il sindaco cercando di spiegare le questioni burocratiche relative alle procedure di rimozione.
“Le lungaggini per la pulizia del litorale, nelle zone dove la posidonia non serve a proteggere la costa – specifica – vengono percepite da tanti come l’esempio di una cattiva gestione da parte dell’amministrazione comunale o di una disattenzione da parte del sindaco. In realtà la procedura è molto complessa e richiede diverse autorizzazioni con analisi di dettaglio, documenti e certificazioni”. Tra queste, secondo quanto scritto da Decaro all’interno del post: segnalazione sulla presenza della posidonia; Richiesta rimozione ad Amiu (secondo quanto previsto dalle vigenti linee guida regionali); Trasmissione documentazione, ovvero scheda inquadramento, scheda per l’individuazione dell’opzione di gestione del materiale, analisi chimiche, microbiologiche e tossicologiche, almeno 5 giorni prima di effettuare l’intervento (2 giorni solo nel periodo estivo); Infine, richiesta di autorizzazione alla Capitaneria di Porto.
“E finalmente, se tutto va bene, si può procedere alla rimozione del materiale e smaltirlo secondo le regole. Ora gli uffici stanno preparando le autorizzazioni per i prelievi dal litorale di Torre a Mare. Speriamo bene” – ha concluso il sindaco.