“Le cose cambiano se ci si impegna insieme, ma soprattutto se si resta all’ascolto degli altri”. A scriverlo è l’ASD Europa in un post pubblicato sui social questa mattina dopo il brusco risveglio di ieri, giornata in cui avevano trovato i palazzetto vittima di atti vandalici. A preoccupare l’associazione, la pericolosità della polvere di estintore riversata sul campo da gioco, fattore che avrebbe reso impossibile riprendere immediatamente gli allenamenti per la salute delle atlete.
Adesso però, l’associazione, potrà tornare già da questa sera tra le mura del palazzetto per proseguire le attività. A renderlo possibile il gesto solidale di Luca De Bellis, della Marlu Basket, società che normalmente utilizza il palazzetto dello sport, adesso ferma per via delle restrizioni causa Covid. De Bellis, aiutato dal custode della palestra, nella serata di ieri, dopo essersi fatto prestare un macchinario industriale, ha ripulito gli spazi offrendo così l’opportunità alle società che ancora possono allenarsi, perché impegnate in campionati nazionali, di non attendere le tempistiche burocratiche, per le quali, probabilmente, sarebbe stato necessario trovare un’altra sede temporanea. Immediatamente infatti le società avevano provveduto ad inviare mail ufficiali per comunicare l’accaduto e la necessità di intervento immediato alle istituzioni competenti. Già sabato scorso, va specificato, il Primadonna Bari Volley, aveva dovuto spostare la gara più importante del campionato a poche ore dal debutto per via del campo inagibile causa pioggia.
“Grazie al bellissimo gesto solidale, le atlete potranno tornare ad allenarsi già da stasera” – conclude l’associazione. “Il campo” – commentano alcuni genitori- “dalla foto sembra ancora più pulito di sempre”. Al palazzetto, oltre le atlete di Serie B2 e le atlete under, iscritte al campionato nazionale, potranno tornare anche gli atleti del pattinaggio. Uniche attività che, al momento, proseguono nonostante il drammatico momento che sta investendo la regione e, il settore sportivo, fermo a causa delle restrizioni.