“Il futuro per tanti di noi rischia di trasformarsi in un autentico incubo”. A parlare è Gianni Del Mastro, uno dei ristoratori del centro storico di Bari, all’indomani della presentazione del nuovo decreto Sostegni da parte del governo. “Paghiamo ancora una volta noi le colpe di scelte politiche sbagliate – scrive l’imprenditore – Eravamo stati facili profeti nel chiedere un lockdown a novembre per evitare tutto questo ma come sempre siamo rimasti inascoltati. Nel frattempo si è aggravata la situazione debitoria”.
Facendosi portavoce della categoria, Gianni Del Mastro esprime tutto il suo disappunto nei confronti dei ristori, a suo dire troppo esigui, disposto dal nuovo decreto governativo. “Mancetta per tutti – li definisce il ristoratore barese – a fronte di una chiusura parziale o totale di 7 mesi negli ultimi 12”. Del Mastro interpreta le parole con cui il premier Draghi ha presentato la manovra come un modo per far proseguire l’economia scegliendo, in maniera preventiva, coloro che sono in grado di farcela. “Chi supererà la selezione vivrà. Una sorta di darwinismo sociale condiviso – scrive, senza nascondere la sua indignazione – E chi non ce la farà? Che posto avranno i marginali, gli ultimi, coloro che vivono una condizione economica di grande difficoltà?”.
Gianni del Mastro si domanda se, in chi è al governo, esiste la consapevolezza di quali sarebbero le conseguenze sociali ed economiche di un crollo annunciato del comparto della ristorazione. “Un pezzo fondamentale della nostra economia che ha giocato un ruolo fondamentale nell’accreditamento dell’immagine della Puglia nel mondo – prosegue – Venendo meno in gran parte, non è difficile immaginare che ciò rischi di trasformarsi in un clamoroso boomerang per lo Stato”.
Per questo motivo, i ristoratori pugliesi si dicono intenzionati a non abbassare la guardia e a mobilitarsi sui social per chiedere ristori adeguati per garantire la sopravvivenza soprattutto agli imprenditori del comparto che sono maggiormente in difficoltà. In particolare, la richiesta verte su un nuovo credito d’imposta sui fitti almeno fino al mese di giugno. “Il prossimo sblocco dei fitti per morosità rischia altrimenti di trasformarsi in un’autentica bomba sociale – spiega Del Mastro, che prosegue – La Regione intanto e la sua nuova squadra di governo escano dallo stato confusionale a cui purtroppo assistiamo da tempo e, così come garantito qualche giorno fa dall’assessore Lopalco e dal governatore, si reperiscano all’interno del bilancio regionale i fondi necessari per salvare le attività più colpite. Sono in arrivo, o forse sono già arrivati – prosegue – i fondi, tanti ed europei, Por-Fesr per il sestennio 2021/2026. Il Comune di Bari e, in sintonia tutti i comuni della regione, devono decretare un anno bianco per i pagamenti delle tasse comunali. E, ancora, va rinnovata, per tutto l’anno in corso, l’estensione degli spazi esterni”, conclude Del Mastro.