“Ad oggi, Invitalia non ha ancora sottoscritto e versato la sua quota di capitale e quindi non ha adempiuto agli obblighi previsti dall’Accordo. Questo persistente mancato adempimento sta seriamente compromettendo la sostenibilità e le prospettive dell’azienda e dei dipendenti”. È quanto si legge in una nota ufficiale diramata da Am Investco, in riferimento all’accordo, vincolante secondo l’azienda, firmato con Invitalia lo scorso 10 dicembre: tale accordo prevedeva l’impegno proprio da parte di Invitalia a sottoscrivere e versare un aumento di capitale pari a 400milioni di euro entro la scadenza dello scorso 5 febbraio, oltre ad una serie di altre misure per sostenere gli investimenti della società”.
Mancato rispetto dell’accordo a seguito del quale, oggi, Am Investco annuncia “una riduzione dei suoi livelli di produzione e un rallentamento temporaneo dei suoi piani di investimento. Le misure – si legge nella nota dell’azienda – saranno in vigore fintanto che Invitalia non adempierà agli impegni presi con l’Accordo di Investimento”.
Lo scorso 3 marzo ArcelorMittal ha comunicato ai sindacati il ricorso all’ammortizzatore sociale della cassa integrazione ordinaria per un “periodo presumibile” di 12 settimane, a partire dal 29 marzo, per un massimo di 8.128 dipendenti (tra quadri, impiegati e operai) di Taranto, ovvero l’intera forza lavoro al netto dei dirigenti. E questo mentre in Italia la produzione di acciaio (prodotti piani) a gennaio 2021 ha segnato una bella ripresa del 2,8% anno su anno.