Una colonna alta di fumo nero: è ciò che si sono trovati davanti, ieri pomeriggio, gli agenti di due pattuglie della polizia locale di Bari che si trovavano nei pressi dell’area dello stadio San Nicola. Così, seguendo la direzione del fumo, le pattuglie hanno individuato in un fondo di località “Madonna della Grotta”, direzione Modugno, due uomini intenti a governare un incendio appositamente appiccato su un’area scoperta, all’interno di un parking “a ore”.
Sull’area, ampia circa 100 metri quadrati, erano stati depositati rifiuti speciali vari costituiti da plastica, residui di demolizione, cavi corrugati in pvc e altro genere di materiale, che era stato coperto da scarti di giardinaggio e poi dato alle fiamme nel tentativo di portare a termine lo smaltimento illecito per combustione.
Sottoposta a sequestro l’area interessata, mentre i due uomini – un cinquantenne italiano e un 27enne di nazionalità pakistana – che risultano altresì dipendente e titolare di una impresa commerciale – sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per i reati di gestione abusiva, deposito incontrollato di rifiuti speciali ed illecita combustione dei rifiuti. Quest’ultimo reato è punito dal Testo unico ambientale con una pena edittale da due a cinque anni, aumentata di un terzo se commesso nell’esercizio di attività di impresa.
“La pratica della combustione illecita dei rifiuti è fenomeno pericoloso per la tutela e la integrità del nostro ambiente – spiega in una nota la polizia locale di Bari – il nostro non è un territorio propriamente definibile “terra dei fuochi”, come tristemente invece possono classificarsi altre aree del Sud Italia, ma questo anche grazie alla continua attenzione che le Forze di Polizia, e la Polizia Locale di Bari in particolare, hanno con la continua attività di vigilanza ambientale, che deve avvalersi però del supporto di tutti i cittadini che rappresentano le vere sentinelle del territorio per la salvaguardia del nostro ambiente”.