Due arresti per spaccio di sostanze stupefacenti sono stati eseguiti, nelle scorse ore dalla polizia di Stato nella provincia di Bari. In particolare, nel tardo pomeriggio di martedì, a Modugno, a seguito della segnalazione da parte di alcuni cittadini relativi ad un presumibile centro di spaccio nei pressi di alcuni stabili lungo la strada provinciale che attraversa il comune, i poliziotti hanno organizzato servizi di appostamento durante i quali è stata notata un’autovettura sospetta. A bordo un uomo ed una donna, che sono stati fermati mentre l’auto è stata sottoposta a controllo. I due fermati, visibilmente agitati, hanno spontaneamente dichiarato di essere in possesso di due cipolle di cocaina, destinate ad uso personale e di averle acquistate da uno sconosciuto.
Grazie ad attività info investigativa, i poliziotti sono riusciti, in breve tempo, ad individuare il locale presso cui era stato acquistato lo stupefacente, ovvero un seminterrato di proprietà di un pregiudicato della zona. Fatta irruzione all’interno dello stabile, gli agenti hanno effettuato un’attenta perquisizione, rinvenendo circa quaranta dosi di cocaina, 1.500 euro in banconote, un bilancino di precisione, strumenti per il taglio dello stupefacente, nonché un dispositivo da cucina per il sottovuoto. Il proprietario del locale, trentenne con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato quindi tratto in arresto e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
I controlli, proseguiti il giorno successivo a Ceglie del Campo, hanno consentito alla sezione Falchi di rinvenire, inoltre, alcune dosi di hashish già confezionate ed un panetto di circa 60 grammi pronto per essere tagliato e destinato allo spaccio, all’interno dell’abitazione di un pregiudicato sottoposto agli arresti domiciliari. Il giovane, poco più che ventenne, era agli arresti domiciliari per i reati di violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illegale di armi. Sul posto sono intervenute le unità cinofile della Questura, grazie alle quali è stato rinvenuto non solo lo stupefacente, ma anche il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto in carcere in attesa del giudizio di convalida.