“Oltre centomila persone sono rimaste vittime del Covid: tra queste, 340 medici. Noi oggi vogliamo, ancora una volta, ricordarli tutti, uno per uno, ad iniziare da Roberto Stella, primo tra i medici a perdere la vita, l’11 marzo dello scorso anno”. Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, in occasione della prima Giornata in memoria delle vittime di Covid, in un VIDEO sul canale Youtube.
Dei 340 medici rimasti vittima del Covid, 138, la maggioranza, erano Medici di Medicina Generale. 30 gli Odontoiatri. E poi, ospedalieri, liberi professionisti, anche pensionati, tornati o meno in attività per l’emergenza. La Fnomceo li ricorda tutti con un Memoriale sul Portale www.fnomceo.it. Il triste elenco sembra ora, dopo le vaccinazioni, crescere più lentamente. E la mortalità dei medici, rapportata a quella della popolazione generale, si è abbattuta in maniera considerevole.
“I medici chiedono però di poter vaccinare in tranquillità, in serenità – conclude Anelli – . Abbiamo chiesto al Parlamento e al Governo una norma che consenta ai medici di non essere incolpati per gli effetti collaterali o per le difficoltà nella gestione del Covid o per la somministrazione dei vaccini. La sensibilità mostrata dal Ministro Cartabia e dal Ministro Speranza ci inducono a pensare che questa sensibilità sia di tutto il Governo e speriamo presto di avere una norma che tuteli anche la classe medica”.
La Regione Puglia ha esposto a mezz’asta le bandiere sulle sedi della Presidenza a Bari, nelle sedi provinciali e a Roma. “Una giornata – ha detto il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – di ricordo per chi ha perso la vita, di gratitudine per chi l’ha persa aiutando gli altri, e di impegno verso tutti a tutelare la propria vita e quella degli altri attraverso il rigoroso rispetto delle regole. La lotta è in corso e quindi questa commemorazione è un momento di questa durissima battaglia che tutto il mondo sta conducendo”.
Questa mattina anche il sindaco e presidente Anci Antonio Decaro, insieme al prefetto Antonella Bellomo, ha osservato un minuto di silenzio dal balcone del suo ufficio a Palazzo di Città, al cospetto della bandiera italiana esposta a mezz’asta. L’iniziativa promossa da Anci, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del Consiglio dei Ministri, ha visto contemporaneamente tutti i sindaci italiani rendere omaggio alle vittime della pandemia ad un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
“Oggi tutti i Comuni italiani hanno voluto commemorare, con le bandiere a mezz’asta, le vittime del coronavirus, che ha completamente trasformato le nostre vite da un anno a questa parte – ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro -. Abbiamo perso migliaia di persone, molte delle quali erano nostri cari che nessuno potrà mai restituirci. Adesso però abbiamo una speranza che sia chiama vaccino, che insieme alle azioni di contrasto e alle restrizioni sociali, ci potrà aiutare venir fuori il più velocemente possibile da questa emergenza sanitaria. A Bari abbiamo perso, in un anno, 497 persone a causa del Covid 19. Per non dimenticarli, per onorare la loro memoria e le loro famiglie, abbiamo deciso di piantare un albero per ognuna delle vittime. Lo faremo per lasciare alla città un segno di speranza nel futuro affinché questa tragedia non sia passata invano e che le ferite, fisiche e dell’anima, possano guarire il più presto possibile”.