Oggi arriverà il verdetto dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, sulla sicurezza del vaccino Astrazeneca: una decisione che potrebbe scompaginare nuovamente la campagna vaccinale anti Covid, anche in Puglia.
L’esito, però, dovrebbe essere positivo, questa la notizia che trapela, seppure forse condizionato ad avvertenze per soggetti a rischio. Nel pomeriggio dovrebbe essere messa la parola fine al caso nato in Norvegia e che poi ha coinvolto tutta l’Europa, sino alla decisione prudenziale di Aifa di sospendere le somministrazioni. La Regione Puglia è pronta a ripartire con le inoculazioni, se arriverà l’ok da Ema le Asl ricontatteranno immediatamente i pugliesi in “coda”: si tratta di operatori scolastici e agenti delle forze dell’ordine. Se tutto dovesse filare liscio, già da venerdì le aziende sanitarie convocheranno chi è in attesa della somministrazione e il ritardo accumulato potrebbe essere recuperato in poco tempo, nel giro di una settimana.
Le dosi ci sono, circa 38mila, e altre ne arriveranno la settimana prossima e l’ultima di marzo: manca solo il via libera. Se non dovesse arrivare, ipotesi alquanto improbabile, a cascata ci potrebbero essere rallentamenti su tutta la campagna vaccinale: dal 6 aprile dovrebbero iniziare le vaccinazioni a domicilio per gli over80 e le somministrazioni per i “soggetti estremamente vulnerabili e disabili gravi”. Dal 12 aprile, invece, toccherà ai pugliesi dai 79 a 70 anni; dal 27 aprile partiranno anche le inoculazioni per la popolazione tra i 69 e 60 anni. Per i pugliesi dai 79 ai 60 anni in buona salute, le prenotazioni saranno aperte dal 29 marzo per i nati nel 1942 e 1943. A seguire tutti gli altri, gli ultimi a potersi prenotare saranno i nati nel 1961, lo potranno fare a partire dal 21 aprile. Per loro il vaccino da utilizzare previsto è proprio Astrazeneca, ecco perché senza il via libera di Ema il Piano vaccinale pugliese dovrà necessariamente essere rivisto. Se l’Agenzia dovesse porre dei limiti e condizioni, andranno esaminati e, quindi, riorganizzata la campagna. Oggi pomeriggio, probabilmente in una conferenza stampa dal quartier generale di Amsterdam, Ema darà il suo parere sul siero della casa anglo-svedese dopo lo stop cautelativo alle somministrazioni in oltre 16 Paesi europei, Italia inclusa, in seguito ai casi sospetti di trombo-embolia.