“A due anni dall’accordo del 28 Giugno del 2018 dove Istituzioni, sindacati e azienda sottoscrissero, dopo un lungo periodo di crisi economica ed occupazionale, un protocollo definito da tutti storico in quanto contenente da una parte, una politica di rilancio e diversificazione dell’azienda e, dall’altra l’integrale salvaguardia dell’occupazione ovvero “ esuberi zero”, la Natuzzi con una svolta improvvisa e repentina ha dichiarato di non poter rispettare gli impegni sottoscritti e di voler modificare il piano industriale”. Lo si legge in una nota firmata da Cgil, Cisl e Uil. I sindacati annunciano proteste e la proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti.
“A fronte di questa posizione le segreterie nazionali, congiuntamente alle segreterie regionali/territoriali di concerto con le Rsu, dichiarano l’apertura dello stato di agitazione e il blocco degli straordinari in tutti gli stabilimenti del gruppo e diffidano l’azienda dal porre in essere qualsiasi atto unilaterale fino all’avvenuta convocazione al Mise, unica sede di discussione stante gli accordi sottoscritti nel 2018. Nei prossimi giorni verranno svolte le assemblee, nel rispetto della normativa anticovid, per esplicitare alle lavoratrici e lavoratori l’evolversi della grave inadempienza aziendale”.