Il giorno dopo la sospensione in Italia di Aifa per la somministrazione del vaccino anti Covid AstraZeneca, da Bari arriva la testimonianza su un presunto effetto collaterale ai danni di una insegnante che è in coma, al Policlinico dallo scorso 14 marzo. Come riporta Telenorba, a parlare è la sorella della donna ricoverata, che è affetta da un deficit congenito di coagulazione che predispone a trombosi. A distanza di alcuni giorni dall’inoculazione, capogiri e mancamenti fino all’emorragia celebrale e all’aspirazione dei trombi per via endoscopica.
“Abbiamo scoperto casualmente – racconta a Telenorba la sorella, Tiziana – di avere una alterazione genetica, alterazione di trombi. Mia sorella ha fatto presente che in famiglia c’era questa alterazione ma le è stato detto di non preoccuparsi. Poi costanti mal di testa, non era più lucida. Non si può puntare il dito ma si sentono diversi casi simili in giro, stiamo rimportando la nostra testimonianza. C’è solo il sospetto”.
Intanto ieri i Nas hanno sequestrato 430 dosi del lotto ABV5811 dei vaccini AstraZeneca nelle province di Bari e della Bat. Il sequestro è avvenuto su disposizione della Procura di Biella, nell’ambito dell’indagine sulla morte di un insegnante avvenuta dopo la somministrazione del siero. Nel dettaglio sono state sottoposte a sequestro 130 dosi nella BAT e circa 300 negli hub baresi ma le operazioni di verifica delle giacenze sono ancora in corso.