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Vento, grandine e zona rossa: lunedì di chiusure a Bari – VIDEO

Pubblicato da: redazione | Lun, 15 Marzo 2021 - 15:05
palazzo mincuzzi

Dopo l’ultimo weekend in zona gialla tra segnalazioni e multe per gli assembramenti, a Bari da questa mattina è iniziato il periodo di restrizioni Covid in zona rossa. Come conseguenza diretta per l’aumento dei contagi in tutta la provincia, con l’incidenza – nuovi casi ogni 100.000 abitanti in 7 giorni – che continua a salire: la soglia imposta dal governo Draghi è di 250, oltre questo limite è inevitabile la zona rossa. Bari è a quota 368.

Intanto le strade del capoluogo pugliese sono pressoché deserte, o quasi. Nulla di paragonabile al lockdown di un anno fa, ma complice le cattive condizioni meteo (con sprazzi di grandine e temperature in picchiata) sono stati in pochi ad uscire. Il video in basso mostra alcuni dei luoghi simbolo del centro città.

Le regole della zona rossa. Rimane il divieto di spostamento tra le regioni. Si può uscire dalla propria regione di residenza soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione. Il coprifuoco resta confermato dalle 22 alle 5. Non sono consentite le visite a parenti e amici, neanche una volta al giorno o con il limite di due persone. Non ci si può spostare neanche all’interno del proprio comune salvo per necessità, lavoro e salute. Ad esempio si può uscire per andare a fare la spesa, per andare in farmacia, per fare attività motoria (ma solo nelle vicinanze del proprio domicilio). Per muoversi da casa è obbligatoria l’autocertificazione, preferibilmente da stampare e compilare. Insomma si tratta di un vero e proprio lockdown chiamato però con un altro nome.

Bar, ristoranti sono chiusi, ma è consentito il domicilio e l’asporto (fino alle 18 per i bar). Chiusi i negozi ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sulla base dei codici Ateco rimangono chiusi negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Mercati e centri commerciali sono chiusi anche nei giorni feriali ma i negozi essenziali al loro interno possono restare aperti.  I parrucchieri, i barbieri e i centri estetici sono chiusi. Tutte le scuole di ogni ordine e grado restano chiuse, con attività di didattica a distanza.

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