Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 15 marzo. Passano in area rossa le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento che si aggiungono a Campania e Molise che restano in area rossa. È quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute.
Poco prima la Regione Puglia aveva trasmesso al ministero della Salute una nota di aggiornamento sui dati relativi ai contagi Covid e all’andamento epidemiologico che mostrano un ulteriore peggioramento della situazione nelle ultime ore.
La notizia era stata confermata all’ANSA dall’assessore alla Salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco: “Abbiamo mandato al ministero una relazione che aggiorna i dati e mostra un peggioramento della situazione. Su questa base il ministro potrebbe decidere la zona rossa”.
L’AGGIORNAMENTO – Sedici Regioni e Province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di 1. Dieci Regioni (rispetto alle 6 della settimana precedente) hanno un livello di rischio alto: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto.
È quanto riportato dalla bozza del report del monitoraggio della Cabina di regia Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero della Salute sull’andamento di Covid-19 in Italia, relativo alla settimana 1-7 marzo con dati aggiornati al 10. Sono 10 le Regioni e Province autonome che hanno una classificazione di rischio moderato: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, Trento e Bolzano, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta.
Di queste, la Liguria, il Molise, la Pa di Trento e l’Umbria sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane. Solo la Sardegna è a rischio basso. Delle 16 Regioni con Rt sopra 1, 8 (Campania, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Basilicata, Lombardia, Lazio, Veneto) hanno un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Quattro Regioni (Liguria, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta) hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni e Province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo 1. Infine, tutte le Regioni tranne 7 hanno riportato allerte di resilienza. Quattro di queste (Campania, Lazio, Puglia e Veneto) riportano molteplici allerte di resilienza, concludono gli esperti.
Cosa prevede la zona rossa: si esce di casa solo per lavoro necessità e salute. Consentita attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva all’aperto in forma individuale. Chiusi bar, ristoranti, esercizi commerciali e centri estetici. Consentiti asporto (fino alle 22) e le consegne a domicilio. Per quanto riguarda le visite a parenti e amici, l’ultimo Dpcm ha introdotto una stretta, non sarà infatti possibile fare visita a parenti e amici anche all’interno del Comune, nemmeno una sola volta al giorno. C’è un’eccezione introdotta nel dl Draghi riguardante le giornate di Pasqua, ovvero 3, 4 e 5 aprile: la visita sarà possibile una volta al giorno all’interno della regione. Si è voluto quindi consentire i ricongiungimenti familiari.
Inoltre, in zona rossa, bar e ristoranti restano chiusi, possibile solo l’asporto (fino alle 22, per i bar solo fino alle 18) e la consegna a domicilio. Chiusi anche negozi, resteranno aperte le farmacie e i punti vendita essenziali, tra cui gli alimentari. Le scuole, inoltre, così come previsto da decreto, prevederanno la didattica a distanza al 100%. Ammessa l’attività motoria esclusivamente in prossimità della propria abitazione.