Un sostegno per l’iniziativa “Tampone solidale”. E’ quanto chiede lo Sportello Sociosanitario autogestito di Bari che prosegue il percorso avviato lo scorso febbraio attraverso il quale è possibile, per alcune categorie di lavoratori, ricevere un tampone solidale gratuito.
Obiettivo, garantire screening, counseling e orientamento a tutti i cittadini lavoratori che non hanno la garanzia di una sorveglianza volta a monitorare l’andamento dei contagi nei propri ambienti di lavoro. L’iniziativa mira, in particolare, a contribuire a proteggere dalla possibilità di contagio soprattutto chi lavora con il pubblico o in situazioni in cui il distanziamento fisico è difficile o difficilmente rispettabile. “Con l’arrivo del Covid e il susseguirsi dei dpcm, il tema della sorveglianza sanitaria e della Medicina del Lavoro si è fatto sempre più attuale – scrivono sulla pagina social dello Sportello Sanitario di Bari – la mancanza di garanzie ha significato sempre più spesso il doversi sobbarcare le spese per l’effettuazione dei test di screening per SARS-CoV-2, con il risultato che in molti hanno rinunciato a testarsi pur svolgendo attività di contatto con il pubblico”. Si tratta, secondo i volontari, di una questione aggravatasi nel corso della pandemia.
“Tutto questo – proseguono – si inserisce in un contesto di rapidissimo impoverimento di grandi fette della popolazione: ad una situazione di disoccupazione dilagante e di povertà diffusa antecedente, questa emergenza sanitaria ha aggiunto un ulteriore attacco alle economie di molte famiglie. Milioni sono le persone che hanno perso un lavoro, anche a nero e precario, milioni sono stati i cassaintegrati. Chi invece ha avuto la “fortuna” di mantenere un’occupazione ha assistito ad un progressivo peggioramento delle proprie condizioni di lavoro e di sfruttamento” – sottolineano.
Di qui la necessità di sensibilizzare al tema, portando i cittadini in primis a prendere parte all’iniziativa sostenendo i lavoratori. “Noi crediamo che sia importantissimo creare solidarietà e coesione tra chi per primo ha pagato lo scotto di questa pandemia, cercando di creare percorsi di lotta sindacale volti alla conquista e all’ampliamento di diritti, rifiutando in toto il ricatto salute o lavoro. Vogliamo creare un collegamento tra lavoratori e lavoratrici volto alla piena coscienza dei propri diritti attraverso la possibilità di consulenze sindacali da parte della Camera del lavoro auto organizzata – hanno concluso sottolineando inoltre la convinzione che l’emergenza sanitaria in Puglia non sia stata gestiva al meglio.
Per donare o, qualora si appartenenesse alle categorie a rischio, prenotarsi, basterà contattare telefonicamente lo Sportello Sociosanitario autogestito che, oltre ad effettuare il tampone, contribuirà a valutare anche tutti i livelli di rischio.