Destino segnato per le palme simbolo del capoluogo pugliese che da oltre dieci anni abbelliscono la città. Dal lungomare, nella zona che costeggia la muraglia, sino ad arrivare a corso Vittorio Emanuele, ma anche in stazione lo scenario è lo stesso. Quelli che un tempo erano alberi rigorosi e in salute, sono oggi, di fatto, alberi morienti. A prova di ciò, l’assenza di stabilità che potrebbe portare, a lungo andare, ad un ripiegamento su se stesso del tronco, ma anche l’appassimento delle foglie.
Se da una parte la colpa va attribuita, in particolare, al punteruolo rosso, coleottero originario dell’Asia che da anni ha “preso casa” tra le palme baresi, dall’altra, stando anche a quanto segnalano i cittadini, si evince una totale assenza di manutenzione. Di fatto, lo stato di abbandono, segnalato più volte dai cittadini anche a dicembre 2020, ha portato, negli anni, ad abituare lo sguardo al decadimento di questi alberi, da sempre portatori di fascino, soprattutto sul litorale che costeggia la muraglia. Ad oggi, in particolare, sono due le palme presenti sul lungomare Imperatore Augusto, morte.
Gà con il rifacimento dei lavori in via Sparano i cittadini avevano dovuto rinunciare alle palme che prima accompagnavano i pedoni per tutta la passeggiata lungo la via. Con il tempo i cittadini si sono abituati al nuovo aspetto di una delle vie centrali di Bari, adesso però, si corre il rischio di dover sostituire o, nel peggiore dei casi, dire addio anche ad altre palme, di fatto simbolo indiscusso della città.